In “Soul Jazz“ la Musica viene celebrata come filosofia della propria esistenza, come parte di se stessi, indivisibile e indistruttibile, sempre senza confini né preclusioni. Perché la musica non può dividere. Lo dicono gli artisti, ne parla la letteratura, lo prova la scienza e lo racconta anche l’esperienza dei Sud Sound System, che già all’inizio della loro carriera riuscirono ad unire tutte le realtà musicali italiane e salentine; basti pensare ad “Afro Ragga Taranta Jazz”, brano del 1996, cantato su un beat Ragga-HipHop.
La band afferma: “SOUL JAZZ è un invito a condividere qualsiasi vibrazione e ad aprire la mente a tutti gli stili che, seppur eseguiti con suoni, tempi, strumenti diversi e in luoghi lontani, sono sempre MUSICA, capace di unire popoli, cantare inni rivoluzionari, ispirare gli innamorati e farci sperare a giorni migliori.”
“Positiva contaminazione / Ca unisce le nazioni / Aldilà delle posizioni / La gente se misca cu li suoni / Comu nu documentu / Ca te dice te du ieni” (Positiva contaminazione / che unisce le nazioni / Aldilà delle posizioni / La gente si mescola con i suoni / Come un documento / Che ti dice da dove vieni)
I Sud Sound System in SOUL JAZZ hanno cantato su una base musicale prodotta da Paolo “Pablo More Love” Strumia e Papa Leu (Adriatic Sound); i fiati sono stati affidati al sax di NICHOLAS LAROQUE e la tromba di EVEROL WRAY (“alunni” della Alpha Boys School, quella dei The Skatalies, di Yelloman, Rico Rodriguez, giusto per citare qualche nome).
I tecnici audio che hanno curato il sound sono Lynford “Fatta” Marshall, Raffaele “Papa Leu” Leo, Ciro “Princevibe” Pisanelli, Kamal Evans, Jemoi “J Twiss” Monteith.