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Il Coronavirus taglia la crescita del vino italiano in Cina


Gli effetti delle emergenza coronavirus si abbattono sull’economia reale e tagliano anche la crescita del Made in Italy a tavola sul mercato asiatico dove il vino è il prodotto piu’ esportato con una crescita record in valore del 9% nel 2019. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati istat relativi ai primi dieci mesi dell’anno. I vincoli ai trasporti per cercare di contenere il contagio – sottolinea la Coldiretti – si stanno riflettendo anche sulla logistica delle merci con incertezze e ritardi che impattano sugli scambi commerciali.

A pesare – precisa la Coldiretti – sono anche i limiti agli spostamenti interni dei cittadini cinesi che cambiano le abitudini di consumo soprattutto fuori casa. Il risultato è un brusco freno alla domanda interna e alle attività di promozione con il vino che è il prodotto tricolore più esportato in Cina per un valore stimato dalla Coldiretti in 140 milioni di euro nel 2019.

La Cina – sottolinea la Coldiretti – per effetto di una crescita ininterrotta della domanda è entrata nella lista dei cinque Paesi che consumano più vino nel mondo ma è in testa alla classifica se si considerano solo i rossi. Dal Chianti al Prosecco, l’Italia – conclude la Coldiretti – si sta affermando in un mercato dominato fino ad oggi da Francia, Australia e Cile dove gli Stati uniti hanno perso posizioni a causa della guerra dei dazi con il Paese asiatico.