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Intervista al duo Skerna & Aperkat


“Un po' come se” è il titolo del nuovo singolo e video del duo Skerna & Aperkat, disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 12 giugno pubblicato da Redgoldgreen Label.

Skerna & Aperkat sono una band formata da un rapper e un produttore, che incrocia un rap denso di contenuti a sonorità ricche di riferimenti jazz e suoni elettronici, creando un’atmosfera intima e personale.

Con questo nuovo lavoro Skerna (Alessandro Domenici) e Aperkat (Antonello Vespoli) esplorano e consolidano quel sound che distillano da vecchi campioni e moderni synth, accostando beat di ultima generazione a un soundscape lo-fi dal sapore vintage. Un retrogusto urban che diventa maturo tra fiati e pianoforte, apre la strada a liriche quasi soffuse che vogliono portare l’ascoltare in un’atmosfera delicata e introspettiva, a tratti romantica.

Noi di Cherry Press li abbiamo intervistati per saperne di più su “Un po' come se”, terzo singolo estratto dal nuovo disco di prossima pubblicazione.

Ciao e benvenuti sulle pagine di Cherry Press! Raccontatemi come è nato il progetto Skerna & Aperkat.
Provenendo dalla stessa città, lo stesso quartiere, abbiamo da sempre frequentato gli stessi spazi, lo stesso “giro”. Il progetto “Skerna&Aperkat” nasce nel 2017 con il brano “Non è il disco dell’anno”, in quell’occasione entrambi ci siamo resi conto che potevamo fare belle cose insieme. Da quel momento,  infatti, abbiamo iniziato a lavora sul nostro primo disco “Audizioni per un gatto nero”, uscito nel 2018 e composto da 13 tracce. Da sempre diciamo di avere un grosso difetto, fare i dischi. Fino ad oggi ci siamo dedicati a progetti complessi e non solo a singole tracce. Questo “difetto” ci ha portato a lavorare su un nuovo disco nell’arco di pochissimo tempo, infatti ad un anno esatto dalla pubblicazione del primo, è uscita “illuminè”, primo singolo estratto dal nuovo progetto. Dopodiché abbiamo pubblicato “Alessandro” e “Un po' come se”. Ed eccoci qui…

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il vostro stile?
Gli artisti che maggiormente hanno influenzato il nostro percorso sono sicuramente: J Dilla per quanto riguarda le produzioni e Fabrizio De Andrè per quanto concerne le liriche.

“Un po' come se” è il nuovo singolo. Quale messaggio volete comunicare con questo brano?
Ci piace definirci outsiders, crediamo di incarnare la scheggia impazzita che se ne sbatte di logiche di mercato e canoni precisi. “Un po' come se” fa parte di un progetto più ampio che punto ad analizzare il rapporto che un artista ha con l’arte, che si può rispecchiare con le ambizioni personali di ognuno di noi. In sintesi, prendiamo come esempio quello che è il nostro campo di interesse, ovvero la musica, ma è soltanto un esempio di come noi crediamo che le proprie passioni, soprattutto quelle più viscerali, non vadano represse o veicolate. Infondo tutti siamo un po' outsider.

Cosa racconta il video/corto realizzato dal regista Fausto Franchi?
Il video/corto di Fausto racconta di outsider, imprigionati in dinamiche da cui vogliano fuggire. Questa volta però l’amore diventa la via di fuga. Due giovani ragazzi, uno costretto ad un lavoro che odia, l’altra limitata da una famiglia molto cattolica, scappano insieme. In “Alessandro”, primo episodio, si analizza la situazione di lui, in “Un po' come se” si parla di lei. Nel terzo e ultimo episodio, succede qualcosa di inaspettato, ma dovrete aspettare ancora un po' per scoprire cosa.



“Un po' come se” è terzo singolo estratto dal nuovo disco di prossima pubblicazione. Potete svelarci qualcosa sull'album?
Facciamo molto fatica ad inquadrare un genere preciso per questo lavoro, forse si trova a metà strada fra rap e indie, ma condito da riferimenti jazz e suoni elettroni. La nostra intenzione era raccontarci, per questo risulta essere un disco molto personale, un disco in cui bisogna immergersi a pieno, come quando si guarda un quadro di Van Gogh, non basta vederlo di sfuggita, bisogna soffermarsi su ogni singola pennellata.

Cosa ci riserverà la vostra musica nei prossimi mesi?
Beh difficile da dire, questo periodo è stato un po' strano per tutti. La musica indipendente ha subito un forte colpo, sia in termini di numeri che in termini di “fotta”. Questo per dire che “siamo più carichi che mai” non è proprio ciò che ci va di dire in questo momento. Detto ciò abbiamo un disco in uscita che speriamo di potervi far ascoltare dal vivo, perché senza rapporto umano la musica non ha senso.

Tre aggettivi per definire la musica di Skerna & Aperkat.
Personale, avvolgente ed elegante.

Per concludere, quale messaggio volete lanciare ai lettori di Cherry Press?
Ci sentiamo di consigliare a chiunque di seguire le proprie passioni, di vivere la vita che si vuole vivere, fare le cose che si vogliono fare, senza sentirsi giudicati. Quando una cosa la si fa con passione, non ci si potrà mai vergognare di averla fatta.

Intervista a cura di Barbara Scardilli