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Intervista al cantautore e chitarrista rock Alberto Lombardi

 


Alberto Lombardi è un chitarrista acustico riconosciuto a livello internazionale, apprezzato dai più importanti giornali del settore e riconosciuto da star della chitarra come Nile Rodgers e Tommy Emmanuel, ma è prima di tutto un cantautore e un chitarrista rock. È spesso in tour con il suo tributo alla Stratocaster, dove suona la musica che ha reso questa chitarra una leggenda, da Hendrix a Clapton, da Gilmour a Jeff Beck.

“RICH” è il suo nuovo singolo, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 25 settembre. Si tratta del secondo brano estratto dall’album “Home”, missato da Bob Clearmountain, il fonico di Springsteen e Rolling Stones

Ciao Alberto e benvenuto sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un pò di te. Quando ti sei avvicinato alla musica?
Abbastanza piccolo, a 12 anni. Ho sempre avuto chitarre in giro per casa, ma fino a quell’età le picchiavo solo. Poi un cugino triestino mi ha insegnato un paio di accordi e da li ho in cominciato piano piano a studiare, fin poi dopo il liceo decidere di non fare l’università e andare a studiare in America, inn una scuola di musica di Hollywood. Poi sonno tornato e ho cominciato a lavorare con diversi cantanti italiani, sia come chitarrista che come produttore. Ancora lo faccio, è il grosso del mio lavoro, pandemia a parte.. 

Dopo gli ottimi risultati del precedente “Start Again”, attualmente in radio “RICH” il nuovo singolo. Il brano indaga sul significato della vera ricchezza. Ce ne vuoi parlare...
Tendo a scrivere sempre brani introspettivi, c’è sempre il tentativo di indagare un aspetto della vita. Nel precedente “Start Again” era la necessità di ricominciare quando tutto stagna, e rubavo parole anche a Dante e la sua storia di Ulisse. In “Rich” è invece il significato di ricchezza, appunto. Sono convinto che la sola cosa che possiamo controllare in maniera significativa siamo noi stessi, comprese le nostre reazioni al mondo che ci circonda. Compresa la felicità, che è un concetto sfuggente. Per qualcuno è un piatto di riso o una doccia calda, per qualcuno guadagnare 10 milioni in borsa. Felicità e ricchezza vanno di paripasso, soprattutto quella interiore. Mentre scrivevo il testo ho incrociato questo bel discorso di Marley dove diceva che la sua vera ricchezza era la vita stessa, mi sembrava perfetto per il pezzo e l’ho inserito nello special. Fa effetto sentire la voce di Marley nella tua canzone. 

“RICH” è il secondo brano estratto dall’album “Home”, missato da Bob Clearmountain, il fonico di Springsteen e Rolling Stones. Quale messaggio vuoi comunicare con questo disco?
Sono vari, ma direi riassumibili nella ricerca della serenità e comprensione della vita. 

Come è nata la collaborazione con Bob Clearmountain?
Gli ho fatto ascoltare delle cose, attraverso la sua manager. Mi ha scritto il giorno dopo che avremmo lavorato insieme, dicendo: "great Guitar Player, I’m in". Sono andato da lui in California e ha missato i 3 singoli del disco, il resto l’ho missato io, visto che come dicevo è parte del mio lavoro. Ho imparato molto da lui e devo dire che mi ha detto cose molto belle sul lavoro. È utile oltre che gratificante, perché il suo standard è quello dei grandi assoluti e mi ha dato una conferma e una sicurezza che non avevo. 

Quali sono le cose di cui vai fiero di questo album?
La composizione musicale, che è sempre piuttosto varia armonicamente, il che sembra fuori moda oi si usano davvero quattro accordi, e a me manca il modo di scrivere di Elton, di Sting. Poi direi la chitarra che è onnipresente e molto curata. Lo definirei il disco di un chitarrista cantante. 

Cosa ci riserverà la tua musica nei prossimi mesi?
Visto che non si può suonare faccio dei bei live in streaming tutti i lunedì alle 21.30 sui miei social. Poi uscirà un terzo singolo prima di natale a chiudere il crowdfunding. Il disco infatti non si trova in streaming, ma si può acquistare in anteprima per aiutare la promozione. C’è anche il vinile! 

Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Supportate gli artisti che amate, soprattutto se emergenti, li aiutate a fare nuova musica!  

Intervista a cura di Barbara Scardilli