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Boreale: "Finalmente esce questo disco, ci ho messo 622 giorni". L'intervista

 

“622” è l’EP d’esordio di Boreale che arriva dopo il successo di “Tienila stretta questa felicità”, brano capace di superare il milione di stream su Spotify e di farsi spazio nelle playlist editoriali di maggiore spicco. Il nuovo lavoro discografico è accompagnato dal singolo “Ogni tanto faccio un party”, scritto a quattro mani con Luca D’Aversa.

“622” registrato e mixato allo StudioNero di Roma e prodotto da Marta Venturini, è un EP di cinque tracce che racconta e racchiude tutti i seicentoventidue giorni di Boreale, dall'uscita del primo singolo a oggi. Cinque storie che in qualche modo sono collegate ad ognuno di noi in un momento complicato e pieno di interrogativi che fa da sfondo a queste canzoni. 

Un progetto a tratti solare e a tratti più intimo, in cui i suoni sembrano volerci portare proprio in queste due direzioni. Le chitarre acustiche fanno da base a tutti e cinque i brani mentre si alternano strumenti come violini, trombe, chitarre funky ed elementi più retrò, fino a raggiungere atmosfere più attuali con l’utilizzo di strumenti elettronici e suoni più ricercati. 

Oltre alla produzione e supervisione artistica di Marta Venturini tutti i brani, salvo il singolo “Tienila stretta questa felicità”, sono co-prodotti con Bodacious Collective.

L'INTERVISTA

Ciao Boreale e benvenuto sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po’ di te. Quando ti sei avvicinato alla musica?
Avevo nove anni e mia madre mi spinse a prendere lezioni di pianoforte, da quel momento mi innamorai della musica. In seguito iniziai a suonare anche la chitarra e poco dopo a scrivere le mie prime canzoni. 

Cosa richiama lo pseudonimo Boreale?
Sicuramente l’aurora boreale, l’ho scelto perché avevo voglia che questo mio nuovo percorso avesse quei colori lì.

Tre aggettivi per definire la tua musica?
Solare, emotiva e pop.

“622” è il tuo EP d’esordio. Come è nato? Quali sono i temi trattati?
Da qualche tempo avevo un po’ di cose da dire, diciamo che sentimentalmente parlando ho passato un periodo difficile, ora fortunatamente sto meglio. Il disco parla di tutte le cose che ho passato negli ultimi due anni, ci son stati momenti difficili ma anche momenti molto più positivi, in cui ho ritrovato davvero il sorriso.
“622” parla di tutto questo.


“622” è prodotto da Marta Venturini. Come è nata la vostra collaborazione?
Ci siamo conosciuti un po’ di tempo fa, ascoltò qualche provino e se ne innamorò, abbiamo iniziato con “Maggio ‘96” e da lì siamo arrivati all’uscita di questo disco. Alcune canzoni sono state prodotte anche dai Bodacious Collective.

“Ogni tanto faccio un party” è il nuovo singolo scritto a quattro mani con Luca D’Aversa. Un brano che, già dal titolo, manifesta un certo sarcasmo. Ce ne vuoi parlare?
Sì, in effetti parla anche e soprattutto di questo triste periodo in cui siamo costretti a stare in casa, dietro a questo “party” c’è una voglia di tornare a fare concerti, credo sia una delle cose più importanti per chi fa parte del mondo dello spettacolo, spero davvero di poter fare qualche “party” quest’estate.

Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Lettori di Cherry Press leggete le fantastiche notizie di questo Magazine ma soprattutto leggete la mia intervista. Vi aspetto anche sui miei social. Un saluto a tutti.

Intervista di Barbara Scardilli