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"Un volo notturno sopra Kobane" di Luca S. Micheli

"Un volo notturno sopra Kobane e dentro la voce di Karim. La musica è stata composta sul racconto del protagonista, suonando sulle sue parole e sui suoi silenzi". Queste le parole producer e sound designer LUCA S. MICHELI, nel presentarci “OLTRE IL CONFINE (MUSICHE ORIGINALI DEL PODCAST)”. Tredici tracce strumentali che fanno da colonna sonora alle dieci puntate del podcast Audible Original “Oltre il Confine” di Matteo Caccia, che racconta la storia di Karim Franceschi, nato Casablanca (Marocco) e cresciuto a Senigallia, che a 25 anni decide di lasciare l’Italia e partire per la Siria per combattere contro l’ISIS e salvare un popolo martoriato da anni di guerra civile.

Ecco a voi... Buona lettura.

LUCA S. MICHELI benvenuto tra le pagine di Cherry Press. Riferendoti al tuo nuovo progetto musicale Cito testuali parole: "La musica è stata composta sul racconto del protagonista, suonando sulle sue parole e sui suoi silenzi". Spiegaci e raccontaci di questi silenzi.
Karim nel suo racconto spesso aveva delle pause in cui sembrava andare a cercarsi il ricordo. Dentro quegli spazi vuoti ti puoi inserire con una nota o lasciar "suonare" quel silenzio. Il silenzio è musica e non a caso nella partitura musicale si scrive.

Luca S. Micheli è regista radiofonico, sound designer, autore e compositore sigle e musica per la radio, tv e podcast. Ma se facciamo un passo indietro come ricordi i tuoi inizi.
Lunghi dreadlock e tante chitarre! Ho incontrato la radio in università in un corso sulla messa in scena radiofonica tenuto da Gaetano Cappa. Rimasi folgorato, alla fine di queste quattro lezioni, Gaetano lasciò il suo numero di telefono per andare a trovarlo in studio. Chiamai il girono dopo pensando che avrebbero chiamato tutti. Chiamai solo io. Da lì è partito tutto.

Tanti i progetti a cui è possibile vedere la tua partecipazione,tra i tanti a settembre 2020 sei sul palco del Piccolo Teatro Strelher con Roberto Saviano per il lancio del suo podcast “Le mani sul mondo”, per il quale lavori alle musiche e al sound design. Raccontaci.
È stata una bellissima esperienza, essere sul palco dello Strelher con Roberto. È stata una grande emozione. Tra l'altro, proprio lì vicino feci il mio primo stage, scendevo alla fermata di Lanza e vedevo il Piccolo Teatro.
Audible voleva fare un lancio speciale per la nuova serie di Roberto e quindi abbiamo pensato ad una cosa che mettesse in evidenza la potenza dell'audio. Gli spettatori erano al buio in cuffia, in alcuni punti dello spettacolo abbiamo usato la testa olofonica, che sfrutta una tecnologia particolare che simula l'ascolto umano. Potevi sentire Roberto parlarti da dietro, lo sentivi girarti intorno, tanto che qualcuno pensava di averlo lì accanto. C’è da considerare che in quei punti gli spettatori erano completamente al buio e Roberto non era in scena. Abbiamo lavorato su tre storie della serie, “El Chapo”, “Christian Poveda” e “Giovanni Falcone”. Sul palco abbiamo messo in scena la regia audio fatta di gesti e sguardi che danno pause e attacchi, inoltre dalla mia postazione potevo gestire tutto il suono.

Parlando di “OLTRE IL CONFINE (MUSICHE ORIGINALI DEL PODCAST)”dici: "Possiamo provare a capire lasciandoci guidare dalla musica". Allora mi chiedevo e ti chiedo: "Come e quando Luca si fa guidare dalla Musica"?
Provo a far arrivare delle immagini. Le musiche del disco sono funzionali al racconto della serie audio. Ti confesso che sentirle senza il racconto è strano ma spero possano essere godibili anche così. Quando mi metto a lavorare al suono del racconto lo faccio come se fosse un disco, la voce principale è il mio "cantante", la lead che devo seguire per costruire l'arrangiamento della canzone, se così si può dire. Per rispondere meglio alla domanda, mi lascio guidare dalla musica quando sento un suono che mi colpisce, o magari quando sento un loop e mi viene in mente subito una melodia. E poi quando ascolto vecchi dischi che sono legati ai ricordi, le cose nuove mi danno troppi input e non mi rilasso, diventa subito lavoro!

Intervista di Rosa Spampanato