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International Jazz Day: Vittorio Cuculo Quartet feat. Gegè Munari

Per la giornata internazionale del jazz la Fondazione Musica per Roma e la Casa del Jazz presentano un concerto gratuito in streaming di uno dei più interessanti sassofonisti di oggi, Vittorio Cuculo. Romano, classe 1993, Cuculo ha già all’attivo importanti collaborazioni. Nel quartetto con cui si esibirà milita lo storico batterista Gegè Munari(classe 1934), già al fianco dei più grandi solisti americani e di tutti i più importanti musicisti jazz italiani.  

Nell’ambito delle iniziative per la giornata internazionale del jazz – dichiara l’AD della Fondazione Musica per Roma Daniele Pitteri – non poteva mancare quella della nostra fondazione che attraverso la Casa del Jazz e le molteplici attività all’Auditorium Parco della Musica è costantemente impegnata nel promuovere la musica afroamericana e i valori universali che da sempre rappresenta come l’uguaglianza, la condivisione, l’emancipazione, la libertà. In questo momento storico particolare inoltre, abbiamo scelto questo quartetto a significare il continuo passaggio generazionale e l’inarrestabile vitalità del jazz italiano”. 

Il concerto sarà disponibile gratuitamente tutto il giorno sulla piattaforma Auditorium Plus, la piattaforma on line dedicata alla cultura e allo spettacolo (www.auditoriumplus.com) e visibile gratuitamente alle 21 sulla pagina facebook della Casa del Jazz e sul canale YouTube Auditorium Tv. 

Da qualche anno Vittorio Cuculo percorre in lungo e in largo le strade del jazz. Con passione ed entusiasmo, rispetto e voglia di esserci, non si tira indietro davanti a nessuna situazione. Il classico quartetto jazz è probabilmente il suo ambiente sonoro ideale, il territorio in cui può esaltare le sue qualità espressive, poetiche, tecniche: è il luogo in cui dispiegare la sua intensa voce strumentale al sax alto e al soprano, dare libero flusso al suo fraseggio a volte misurato e intenso, a volte torrenziale e inarrestabile, sicuramente impressionante per la quantità e la qualità delle idee che propone, sviluppa, intreccia nei suoi percorsi improvvisativi.  

Al pianoforte l’ottimo Danilo Blaiotta il quale, oltre a fornire un sostegno armonico e ritmico efficacissimo, negli assoli offre un grande contributo alla riuscita dei brani, muovendosi con energia ed eleganza. Il contrabbasso è imbracciato da Enrico Mianulli, collaboratore assiduo del sassofonista: è lui a dettare il flusso del timing con autorevolezza, energia e il giusto relax, grazie al suo solido sound. La grande sorpresa la troviamo tra i tamburi e i piatti della batteria: per una personalità come Gegè Munari è perfino difficile trovare nuovi aggettivi, dopo la sua carriera pluridecennale ricca di collaborazioni internazionali e nazionali. Certamente fa un gran piacere trovarlo ancora una volta immerso nella musica tra giovani e valorosi musicisti con la consueta positiva energia e partecipazione: una scelta sorprendente e di grande spessore per la quale il merito va senza dubbio a Vittorio.  

Il repertorio è estremamente vario: il quartetto snocciola uno dopo l’altro standard della tradizione del jazz (tra cui una vertiginosa versione di Cherokee di parkeriana memoria), brani di grandi autori (di Ellington e Monk, ma anche di Enrico Pieranunzi), belle composizioni originali dei componenti del quartetto.