Si intitola L’ISOLA CHE NON È il nuovo album dei FRANCESCO TIRELLI. Un titolo dai molti significati: In primo luogo, l’omaggio è a Peter Pan, una favola bellissima che ci insegna a rimanere un po’ bambini. E così lo è anche PETER PUNK, traccia 1 dell’album.
In secondo luogo è un omaggio alla musica cantautorale italiana e a Bennato in particolare, con la sua Isola che non c’è. In terzo luogo è un racconto del nostro paese che, non essendo un’isola, bensì una penisola, è impossibile staccare dall’Europa e canzoni come #HASHTAG e MAI vogliono essere un baluardo contro la politica complottista e sovranista.
In mezzo, il nostro racconto dell’amore, della vita e dei sogni, che mischiandosi alla nostra fantasia, sono da sempre il succo delle nostre canzoni. Le musiche sono state suonate dalla band (FRANCESCO, ALAN e STEFANO) allo “Studio del tempo” e presso lo studio di “Artisti Online”, con la preziosa collaborazione in fase di arrangiamento da parte di MARCO GATTI sintetizzatori e pre mix e, in alcuni brani ALESSANDRO BENASSI (chitarra elettrica) e CLAUDIO BENASSI (chitarra). ANTONINO BONO ha invece arrangiato il brano LUCE del quale ha curato anche il pre mix. Il mix e il master sono stati eseguiti presso il “Kaboom Studio” di Luca Pretorius. Entrando nei dettagli tecnici, come chitarre elettriche sono state suonate la Fender Stratocaster e Telecaster, le Gibson Les Paul e Sg, mentre come chitarre acustiche e semiacustiche sono suonate delle Gibson J-35, J-200 e la Es 335. Gli amplificatori usati sono il Marshal JCM 900 e l’orange 35rt. Il basso è il fedele JeL di Alan, mentre tastiera e batteria sono marchiate Yamaha.
Insieme all’album esce VIVEVAMO A COLORI, nuovo singolo e video. Il brano ripercorre l’infanzia di Alan, Stefano e Francesco prima che l’età adulta rendesse sempre più difficile passare il tempo in modo spensierato. Il suono dell’armonica, del basso e delle chitarre acustiche si fondono però con dei sintetizzatori e con una batteria digitale, che rendono il tutto più moderno e fluente.
Il video è la vera e propria realizzazione di un sogno. Le riprese si svolgono nei campi dove da bambini Alan, Francesco e Stefano giocavano e sulle montagne reggiane, in luoghi accessibili soltanto a piedi del crinale che divide Toscana ed Emilia Romagna, con picchi superiori ai 1700 metri d’altezza. Un panorama, tra boschi, rifugi e montagne, incantevole.
“Tra un singolo e un album c’è la stessa differenza che passa tra uno shot in discoteca e una bottiglia di vino sorseggiata in poltrona. Il primo si ascolta in fretta, distrattamente e senza impegno. Per il secondo serve invece il giusto momento e il giusto tempo per goderselo appieno. “L’isola che non è” è proprio questo: un viaggio di mezz’ora nelle nostre vite, tra musica, politica, attualità e sentimenti. Quindi stappate la bottiglia giusta, accendete il vostro sigaro preferito e schiacciate play. L’avventura sta cominciando…”