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L’avventura emiliana dello slow mix


Tutta l’area compresa entro il perimetro di Visit Emilia (www.visitemilia.com) è in realtà un grande parco avventura, dove la Rete Cultura & Castelli si fonde con quella Food & Wine per dare vita a un’esperienza immersiva unica, ma allo stesso tempo ricca di sfumature. Ecco allora che una gita a misura di bambino tra ponti, passerelle e carrucole sospesi tra gli alberi può diventare lo spunto per un tuffo più in profondità nell’anima enogastromica e artistica delle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. All’insegna dello slow mix.
 
Forestavventura (PR)
Sotto le vette e tra i boschi del Parco Regionale dei Cento Laghi, Forestavventura è un assaggio di adrenalina in totale sicurezza a Pratospilla (PR). L’estate è il momento ideale per offrire ai bambini di ogni età la possibilità di vivere la natura da una prospettiva differente, affrontando ponti tibetani, tubi sospesi e passerelle a pioli o a tavole. Oltre ai percorsi studiati per tre livelli di difficoltà, con prove adeguate alla diversa preparazione degli aspiranti Tarzan - tra tronchi oscillanti, travi e il volo finale su una delle più lunghe tirolesi d’Italia – il Parco propone anche escursioni naturalistiche guidate e rilassanti passeggiate in famiglia. Per chi ai piedi preferisce i pedali, il sellino e le due ruote, è inoltre disponibile un servizio di noleggio mountain bike.
La voglia di assaporare l’Emilia offre l’occasione per inoltrarsi nella Valditacca, dove l’Albergo Ristorante da Rita è un avamposto della cucina a Km 0 che propone piatti dominati dal gusto inconfondibile del Parmigiano Reggiano. Vale inoltre la pena spingersi fino a Monchio delle Corti, suggestivo borgo che comprende anche la frazione di Casarola, nota per la Casa delle Ciliegie, centro polivalente che rappresenta un luogo privilegiato per lo studio e la memoria del poeta Attilio Bertolucci.
 
Parco Avventura Val Trebbia (PC)

Crocevia di sentieri ai piedi del Monte Tre Abati, il Parco Avventura Val Trebbia è un florilegio di percorsi acrobatici tra gli alberi nell’area naturale di Coli (PC). Se il canyoning tra le gole e il kayak nei meandri della Val Trebbia sono attività per temerari con un certo grado di esperienza alle spalle, gli itinerari in quota si rivelano invece adatti a chiunque. Una fitta pineta è il rifugio per gli avventurieri della foresta, che possono divertirsi con passerelle, ponti di corda e teleferiche su una via pensata per bambini a partire dai 4 anni e 100 cm di altezza o su tre diverse varianti alla portata di ragazzi e adulti a partire dai 140 cm di altezza. L’equipaggiamento e l’assistenza di istruttori professionali garantiscono una straordinaria esperienza fisica ed emozionale.
A poca distanza, Bobbio si presenta con il suo intreccio di vie e vicoli come uno dei Borghi più belli d’Italia. Perla della Val Trebbia, il Borgo dei Borghi (l’attuale detentore del titolo) offre un menu culturale estremamente variegato, che spazia dall’Abbazia di San Colombano al Castello di Malaspina fino ad arrivare a Ponte Vecchio. A proposito di menu, Bobbio si distingua anche sulla tavola con una vasta scelta di locali tipici. Tra questi, merita una visita il Ristorante Piacentino, specializzato in piatti che rispecchiano i valori genuini della tradizione enogastronomica locale, come salumi nostrani, paste fresche fatte a mano (Maccheroni alla bobbiese, tortelli ripieni, pissarei e fasö) e secondi di carne cucinati al momento con condimenti stagionali.
 
Parco Avventura Cerwood (RE)

Il centro di educazione all’ambiente e alla sostenibilità è una virtuosa parentesi didattica all’interno di quello che è il parco avventura più grande d’Italia. Presentandosi come “Un bosco di emozioni”, Cerwood non tradisce le aspettative grazie a 27 percorsi sospesi tra i faggi secolari di Cervarezza Terme (RE). I moschettoni intelligenti consentono di approcciare tutte le sfide con la garanzia della piena sicurezza: discese in zipline, passaggi da un albero all’altro e ponti tibetani perdono così la connotazione di pericolo per concentrarsi sul divertimento. Ciò non significa che non serva coraggio. Dopo aver superato le prove contrassegnate da diversi colori, i più audaci si trovano di fronte al Percorso Impossibile e alla Grande Tirola, famosa per la discesa di 100 metri in carrucola. Se il relax post-avventura è assicurato dalle vicine terme di Cervarezza, i piaceri del palato sono affidati a templi della buona tavola come La Baita d’Oro di Castelnovo ne’ Monti - con una cucina tradizionale casalinga incentrata su funghi e tartufi (quando è stagione) che ben si sposa con una visita alla Pietra di Bismantova – e l’agriturismo Rio Riccò di Busana, dove i piatti tipici della zona, dai tortelli ai cappelletti, vengono preparati con ingredienti prodotti dalla stessa azienda agricola. Non proprio adiacente ma comunque raggiungibile in circa un’ora, il Castello di Rossena è un autentico gioiello architettonico sui colli reggiani, fondato dal bisnonno di Matilde di Canossa a un soffio dall’anno Mille.