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Intervista al cantautore senese Guglielmo


Guglielmo Fineschi, in arte Guglielmo, è un cantautore nato a Siena, classe 1996. La sua ispirazione musicale arriva dal mondo del rock (nello specifico grunge, punk-rock) e da quello del cantautorato. Dal 2015 al 2019 si esibisce live da solista e anche all’interno di alcuni gruppi rock.  Nel 2018 vince il contest “Rock My Life”, che gli dà la possibilità di aprire i concerti dei Rhumornero e dei Finley. Dopo un periodo dedicato alla scrittura, nel 2020 pubblica due brani “Rivoluzione Naturale” e “Iniezioni di solitudine” con l’etichetta Brano Inedito, in collaborazione con Virus Studio (Jacopo Pettini producer, mix Alessandro Guasconi, master Stefano Borzi, batterie Niccolò Maggi, chitarre Giacomo Pianigiani, Jacopo Palumbo, basso Jacopo Pettini). Dopo la firma con l’etichetta Ghiro records, nel gennaio 2021 pubblica il brano “Mi sono rotto il caos” con la produzione di Vincenzo Cristi e la collaborazione del batterista Giovanni Cilio. Nell’aprile 2021 pubblica il suo ultimo brano “A piedi scalzi” (Ghiro Records e prodotta da Virus Studio), un brano sul problema dell’overthinking e sull’instabilità mentale che esso crea.

Abbiamo intervistato il cantautore senese per saperne di più sul nuovo singolo “Leggero”. Ecco cosa ci ha raccontato.

Ciao Guglielmo, benvenuto sulle pagine di Cherry Press! Ci racconti le tappe più importanti del tuo percorso musicale? 
Ciao!  La prima tappa è quando cantai in pubblico e mi sentii finalmente nel posto giusto. Poi quando entrai la prima volta in studio di registrazione, l’incontro con persone molto più competenti di me mi spronò a studiare e ad impegnarmi al massimo. Poi, altre due tappe importanti sono tutte le porte prese in faccia e quando imparai a trasformare la rabbia in musica.

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Hanno influenzato maggiormente il mio stile senz’altro Kurt Cobain, Eddie Vedder, Chester Bennington ed Axl Rose.

“Leggero” è il tuo nuovo singolo. Come è nato?
È nato come un flusso di coscienza, si è scritto da solo, in un momento in cui avevo un estremo bisogno di fare uscire la negatività che mi impediva di vivere davvero. 


Che atmosfera si respira in questo brano?
Un’atmosfera malinconica e piena di rabbia, il brano perfetto per buttare giù un sacco da boxe.

Due aggettivi per descrivere il singolo.
Energico, ma triste.

Un’ultimissima domanda: quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Mentre stiamo organizzando il calendario per i live, sto incidendo diversi brani, in vista dell’album che farò uscire il prossimo anno. Nel frattempo continuerò a pubblicare qualche anticipazione.

Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Testa alta e sguardo fisso verso gli obiettivi che vi prefissate. Non permettete mai a nessuno di dirvi cosa siete o non siete in grado di fare, lavorate sodo, ogni giorno fino a dimostrargli che si sbagliavano.

Intervista di Barbara Scardilli