Lorenzo Palmeri è un progettista multidisciplinare, architetto e musicista, si occupa di progettazione, attivo nei campi del design, architettura, art direction, insegnamento, composizione e produzione musicale.
Tra i suoi maestri Bruno Munari e Isao Hosoe, con cui ha collaborato per diversi anni. Ha progettato abitazioni, chitarre, lampade, vasi, tavoli e cioccolatini. Dal 1997 insegna presso le più rinomate scuole di design nazionali e internazionali. I suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre collettive e personali e hanno vinto importanti premi nazionali ed internazionali. Nel 2017 è stato nominato tra gli “Ambasciatori del Design Italiano” nell'ambito dell'Italian Design Day. In campo musicale ha scritto colonne sonore per teatro e installazioni. Nel 2009 ha pubblicato l'album “Preparativi per la pioggia”, con la collaborazione di Saturnino, Andy e Franco Battiato con cui duetta nella canzone “Qualsiasi spinta”. A fine 2014 è uscito “Erbamatta”, il secondo album che contiene la canzone “Memorie selettive” scritta insieme a Pacifico. Nel 2019 è uscito “La natura del parafulmine”, album che vanta le collaborazioni con Saturnino e Simon Tong.
“NUVOLA” è il nuovo singolo estratto da “4 (CREDITI COSMICI DANCE FLOOR)”, il suo ultimo album disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download.
Ciao Lorenzo, benvenuto sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po’ di te. Quando ti sei avvicinato alla musica?
Da bambino, giocando con una tastiera arrivata in casa misteriosamente (nessuno suonava). Intorno ai dodici anni ho chiesto di studiare il pianoforte e verso i 17, 18 ho iniziato a studiare composizione.
Da bambino, giocando con una tastiera arrivata in casa misteriosamente (nessuno suonava). Intorno ai dodici anni ho chiesto di studiare il pianoforte e verso i 17, 18 ho iniziato a studiare composizione.
Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Rifuggo abbastanza il concetto di stile, ma posso dire tutti gli artisti irregolari, capaci di mescolare stili e discipline.
Rifuggo abbastanza il concetto di stile, ma posso dire tutti gli artisti irregolari, capaci di mescolare stili e discipline.
Tre aggettivi per definire la tua musica.
Curiosa, semplice e complessa allo stesso tempo.
Curiosa, semplice e complessa allo stesso tempo.
"Nuvola" è il tuo nuovo singolo. Quale messaggio vuoi comunicare?
Mi piace pensare e credo che ognuno tragga il messaggio che vuole da un brano. Ma certamente in questa canzone si parla della ricerca di sé, della propria forma e della relazione con il mondo. Un invito a cercarsi.
Mi piace pensare e credo che ognuno tragga il messaggio che vuole da un brano. Ma certamente in questa canzone si parla della ricerca di sé, della propria forma e della relazione con il mondo. Un invito a cercarsi.
Dove è stato ambientato il videoclip prodotto da Altri Luoghi Comuni?
Sulle bellissime colline di Castellania Coppi, paese natale di Fausto Coppi, e stupendo borgo del tortonese in cui ho una casa.
Sulle bellissime colline di Castellania Coppi, paese natale di Fausto Coppi, e stupendo borgo del tortonese in cui ho una casa.
Il singolo è estratto da “4 (CREDITI COSMICI DANCE FLOOR)”. Puoi raccontarci com’è nato il tuo nuovo album?
Questo è il mio quarto album e avevo deciso di non far passare troppo tempo tra il terzo e questo (tra i primi tre album sono passati ogni volta 5 anni), tanto che avevo cominciato a scrivere brani nuovi già durante le registrazioni de “la natura del parafulmine”. Poi è intervenuto il lockdown che mi ha portato a rivedere tutto il materiale e a scriverne di nuovo. Genericamente scrivo spinto da una vera e propria urgenza che emerge in modo fluido e naturale.
Questo è il mio quarto album e avevo deciso di non far passare troppo tempo tra il terzo e questo (tra i primi tre album sono passati ogni volta 5 anni), tanto che avevo cominciato a scrivere brani nuovi già durante le registrazioni de “la natura del parafulmine”. Poi è intervenuto il lockdown che mi ha portato a rivedere tutto il materiale e a scriverne di nuovo. Genericamente scrivo spinto da una vera e propria urgenza che emerge in modo fluido e naturale.
C’è un filo conduttore che lega le tracce del disco?
Direi il mio mondo, un linguaggio creativo che è fatto di grande difformità, alcuni temi e alcuni suoni ricorrenti. Mi piace che la mia musica rispecchi la ricchezza che abita dentro ognuno di noi. Non so come un disco possa essere tutto uguale. Infine, credo sia evidente che la musica sia una forma di nutrimento. Non mi sembrerebbe giusto servire sempre lo stesso piatto.
Direi il mio mondo, un linguaggio creativo che è fatto di grande difformità, alcuni temi e alcuni suoni ricorrenti. Mi piace che la mia musica rispecchi la ricchezza che abita dentro ognuno di noi. Non so come un disco possa essere tutto uguale. Infine, credo sia evidente che la musica sia una forma di nutrimento. Non mi sembrerebbe giusto servire sempre lo stesso piatto.
Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Di seguirsi, con una certa dose di equilibrio e buon senso.
Di seguirsi, con una certa dose di equilibrio e buon senso.
Intervista a cura di Barbara Scardilli