È disponibile in
libreria e negli store digitali “Dappertutto stando fermi”, il nuovo
libro di poesie di Luca Masala, pubblicato da L'Erudita. L’opera, per
quanto contenga decine di brani editi e inediti, può essere considerata un
corpus unico, quasi un lungometraggio cinematografico dall’intensità crescente,
un vero e proprio reportage storico per raccontare la storia dell’uomo moderno
nel suo eterno cercare sé stesso, in un mondo, quello attuale e sempre meno
nostro, così difficile da comprendere e da vivere.
«Chi
sostiene di non riuscire a comprendere la poesia, non la sta osservando dal
corretto punto di vista. Garcia Lorca sosteneva che la poesia non cerca
seguaci, ma amanti. Oggi, i poeti o, meglio, coloro che si impegnano a
“generare” poesia attraverso i propri scritti, non mancano di certo. Tuttavia,
c'è bisogno soprattutto di buoni lettori pronti ad accoglierla e ad amarla sul
serio, lasciandosi travolgere dalle emozioni pure che questa suscita. E non è
soltanto una questione legata alla qualità dei contenuti che, in quanto parto
dell’anima altrui, è ingiudicabile da un punto di vista poetico, così come ne
sono imprevedibili gli effetti. È proprio il nostro particolare contesto
culturale, in cui il conflitto tra valori spirituali e materiali ha raggiunto
il suo apice, unito alle non trascurabili difficoltà di un mercato editoriale
congesto e a tratti impraticabile, a fomentare confusione e decentramento. A
questo si aggiungano le conseguenze dell’evoluzione delle relazioni umane,
sempre più orientate ad un approccio “mordi e fuggi” tipico dell’era del social
network, che rendono le cose più difficili, lasciando poco tempo e,
soprattutto, poca volontà da dedicare alle buone letture. E il genere poetico,
in tutto questo deprecabile marasma, scompare. - commenta l’autore - Tuttavia,
nonostante il panorama circostante non sia dei più favorevoli, io per primo ho
deciso di continuare a puntare sulla poesia tout court e a soddisfare il mio
quasi compulsivo bisogno di scrivere. Sono convinto che ne valga ancora la
pena. Perché so che i buoni lettori esistono ancora. Il senso poetico di
“Dappertutto stando fermi” è proprio questo: ovunque tu possa trovarti, la
poesia ricerca costantemente cuori che la possano toccare, consentendole di
entrare a fare parte della propria esistenza, con semplicità e armonia. Quel
che conta è comunque rimanere ben orientati. È stato necessario un lungo
periodo di composizione per distillare ogni singola parola e racchiuderci
all’interno il valore profondo che deriva da questo percorso esperienziale che
ognuno di noi compie nella vita, ognuno a suo modo e in tempi differenti.
Questi versi, letti alla luce della corretta chiave empatica ed emozionale, si
tramutano in sconvolgente e vitale meraviglia. Credo che questa imprevedibile
alternanza emotiva sia in fondo una caratteristica peculiare del mio poetare,
la cifra stilistica che contraddistingue nettamente il mio modo di scrivere e,
almeno per il momento, l’unica in cui mi riconosco», conclude Luca
Masala.
SINOSSI
Una verità acerba,
un sentiero di inchiostro che tende alla profondità del cosmo, un’indagine
delle pulsioni dell’uomo: questi i perni attorno ai quali ruota “Dappertutto
stando fermi”, che scuote il lettore gettandolo in un’atmosfera avvolgente, che
attraversa il percorso della vita proponendone una lettura intensa e
passionale. La penna di Luca Masala traccia versi radicati nel sangue e nelle
stelle, versi che esigono un approccio lento e diligente; versi in grado di
squarciare il velo del più ovvio empirismo rivelando un’umanità talvolta
combattiva, talvolta malinconica, sempre sensibile.
Luca
Masala, scrittore e artista poliedrico, nasce a Cagliari nel 1970. Docente di Lettere, Life Coach, editor
di narrativa e poesia, appassionato umanista e impegnato fin da giovanissimo in
svariate attività culturali, dopo essersi cimentato con racconti e poesie a
livello amatoriale durante gli anni della giovinezza, nel 2020 pubblica per la
prima volta la silloge poetica “Ubiqua” (AmicoLibro Edizioni), premiata recentemente
come “miglior poesia sperimentale” al concorso “Rive Gauche – Firenze in
Letteratura” e proclamata vincitrice dalla Giuria Scuole alla XIV edizione del
“Premio Letterario Internazionale Città di Sassari”. Con il racconto “L’ultimo
volo di Elia” entra a far parte della rosa di scrittori presenti nella raccolta
antologica “Cagliaritani per sempre” (Edizioni della Sera, 2022). Al momento, è
al lavoro sul suo primo romanzo.