Default Image

Months format

Show More Text

Load More

Related Posts Widget

Article Navigation

Contact Us Form

Breaking News

Ficstrip: ombre, luci e speranze


Un viaggio dentro la psiche umana come ci dicono i nostri dalle prime battute della loro presskit. E sembra proprio così ma soprattutto sembra davvero di avere tra le mani un lavoro maturo, di belle sonorità pensate e ricercate che certamente girano lo sguardo a stilemi che il post-punk inglese e la psichedelia (con le dovute distanze dal genere in se) hanno ampiamente sdoganato. Ma questo “Hopes and Shadows” dei Ficstrip sembra davvero un parto discografico ampiamente ragionato dentro cui ogni elemento contribuisce alla narrazione e al corredo di dettagli mai banali. Sospensioni industriali che seguono linee di pop internazionale decisamente interessanti.

Un viaggio nella psiche umana recita la presskit. Cosa ci dite in merito?
Crediamo che il nostro suono faccia riaffiorare ricordi di infanzia, ma rilasci anche una visione del futuro accarezzando le menti, a volte schiaffeggiandole. A noi ha stimolato ogni emozione possibile immaginabile mettendo a dura prova la nostra psiche. Speriamo che l’ascoltatore possa assaggiare un pizzico di tutto ciò. 

Accoppiata stravagante quella delle speranze con le ombre. Cosa sono per voi queste due sponde della storia?
È tutto quello che ha accompagnato la nascita, lo sviluppo e la fine dell’EP. Speranze tante, ma sempre accompagnate da ombre. A dire il vero non siamo nemmeno sicuri di voler continuare dopo questo EP. Chissà quale dei due spettri prevarrà. 

Parlando poi di luce, questo disco sembra molto ricco di buio o di atmosfere noir. Vero?
Sì, è vero, ma si è intravisto anche un barlume di speranza oltre ombre no? Altrimenti abbiamo fallito.

EDAC Studio restituisce al disco una firma preziosa per la sua produzione. Come ci siete finiti?
Lo abbiamo contattato per descrivergli il progetto. È piaciuto ma ci ha chiesto di suonare anche dal vivo presso le sue sale per capire meglio cosa volevamo trasmettere e se eravamo all’altezza. Prova superata! E il risultato, per noi ottimo della collaborazione, lo sentite nell’EP.

E poi il glamour che sentiamo presente in tutto il lavoro. E qui il disco sembra farsi inglese… o sbaglio?
È innegabile che ci sia un po’ di Inghilterra in questo lavoro. Le chitarre vengono dalla scuola Britpop dei Fratelli Gallagher, la voce è influenzata da Bowie e dai Suede. Il violino invece è tutto di casa nostra.