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Greta Cominelli: l'intervista in occasione dell'uscita dell'EP "Tra Marte e Venere"


Da oggi, martedì 21 giugno è disponibile in digitale “TRA MARTE E VENERE”, l’EP d’esordio della cantautrice bresciana GRETA COMINELLI.

Nata il 16 ottobre 1987 a Brescia, Greta Cominelli sin da bambina prende lezioni di danza, teatro e studia canto e interpretazione vocale in diverse scuole, tra le quali “Cambiomusica Soundland” (Giulia Fasolino, Stefania Martin, Massimo Guerini), “Accademia Vocal Power” (Anna Gotti, Veronica Ganarin), e raggiunge le prime posizioni in diversi concorsi canori (tra i quali “Festival del Garda 2002”, “Hit Festival di Saint-Vincent 2005/2006", “Festival di Ghedi”). Passa le selezioni per “L’Accademia della Canzone di Sanremo 2002/2003”, “Festival 2008 di Castrocaro Terme”, “Amici di Maria De Filippi”, “X Factor”, “Gardaland Park”, “Movieland Park”. Nel 2008 canta la sigla d’apertura della triangolare di calcio "Brescia c'è! con NAZIONALE ITALIANA CANTANTI” presso lo Stadio M. Rigamonti (BS) e dall’età di 18 anni si esibisce come solista, corista e performer live in diversi contesti artistici professionali. Nel 2020 incontra il chitarrista Renato Caruso con il quale si esibisce live in acustico e lavora al suo primo progetto discografico. 


Come ti sei avvicinata alla musica?  
Alla musica mi sono avvicinata all'età di quattro anni, dapprima attraverso i cartoni animati Disney, gli spettacoli teatrali per bambini, la danza classica e le mie prime musicassette di musica italiana (Zucchero, Pino Daniele, Franco Battiato...), e poi, influenzata da uno zio materno fortemente appassionato di musica dance, ascoltando e ballando le hit in voga negli anni '90. 

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile? 
Molti artisti mi hanno influenzata ma coloro che hanno catturato maggiormente la mia emotività sono stati Christina Aguilera, Mariah Carey, Beyonce, Madonna, Stevie Wonder, Ella Fitzgerald ma anche Cesare Cremonini, Mina, Lucio Battisti, Patty Pravo, Ludovico Einaudi. 
Amo i pittori Impressionisti tanto quanto i colori accesi e il dramma di Frida Kahlo e l'audace provocazione di Giuseppe Veneziano. 
Mi appassionano le coreografie di flamenco, salsa, danza orientale così come l'hip hop, la video dance, il burlesque… 

Come nascono le tue canzoni?
In primo luogo le mie canzoni nascono sia come forma di condivisione di mie esperienze di vita e riflessioni personali sia come sfida nei confronti di me stessa. Questa volta infatti ho voluto scavare più a fondo per impegnarmi nella scrittura dei testi, cosa che temevo parecchio ma mi ha sempre affascinata moltissimo. 

Puoi raccontarci com’è nato il tuo EP d’esordio dal titolo “Tra Marte e Venere”?
"Tra Marte e Venere” nasce dall'incontro e dalla fiducia stretta con il chitarrista e compositore Renato Caruso e il produttore artistico, arrangiatore e polistrumentista Paolo Diotti. Ho voluto che questo progetto avesse un'impronta eclettica e internazionale, prettamente artistica e che si facesse portatore di diversi messaggi purché autentici e per me davvero importanti come l'emancipazione femminile e il dialogo con noi stessi. 

C’è un filo conduttore che lega le tracce del disco?
Le tracce del disco sono autobiografiche e legate fra loro dal tema dei rapporti interpersonali e dal rapporto con noi stessi. Raccontano punti di vista ed emozioni in un'ottica di evoluzione e maturazione personale volta al raggiungimento della felicità. È un viaggio che fa intendere le contrapposizioni che io sento dentro e che suppongo appartengano ad ognuno di noi, che ci contraddistinguono, ci arricchiscono e ci fanno evadere dall'amara quotidianità per il raggiungimento della nostra pura essenza. 

Grazie per la disponibilità. Lascio a te qualche riga per lanciare un messaggio ai lettori di Cherry Press!
Ai lettori di Cherry Press vorrei dire che, anche e soprattutto attraverso la realizzazione di questo mio progetto, ho capito una cosa importante della vita che sembra ovvia ma concretamente non lo è, ossia quella di non arrendersi, di portare avanti ciò in cui crediamo senza cedere alla tentazione della rinuncia per la paura del fallimento. 
Se veramente credete in qualcosa che vi sta a cuore continuate ad insistere. Come diceva Walt Disney: "Se potete sognarlo, potete farlo". 

Intervista di Barbara Scardilli