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“KIND OF VASCO” il nuovo progetto strumentale del duo jazz MARCO VEZZOSO e ALESSANDRO COLLINA


È disponibile in formato fisico e digitale “KIND OF VASCO” (Art in Live / Egea Music), il nuovo progetto strumentale del duo jazz MARCO VEZZOSO e ALESSANDRO COLLINA. Realizzato insieme al percussionista Andrea Marchesini, il doppio album contenente alcuni dei brani più famosi di Vasco Rossi rivisitati in chiave jazz per omaggiare il rocker che ha da poco compiuto 70 anni.

“KIND OF VASCO” è il vostro nuovo progetto strumentale. Com’è nato? Cosa rappresenta per voi?
Tutto è nato con la nostra versione di Sally eseguita in Cina nel 2019. Da quel momento i contatti con lo staff di Vasco Rossi si son fatti più frequenti: quando abbiamo capito che allo stesso Vasco non dispiaceva l'idea di un concept album strumentale a lui dedicato, ci siamo messi subito all'opera! Rendere omaggio ad uno dei più grandi songwriter italiani, che ha saputo unire tre generazioni di pubblico, è stato per noi un onore e una grande responsabilità.

Quanto tempo avete impiegato alla realizzazione di questo lavoro?
Molto tempo: è stato un periodo intenso, ma ricco di soddisfazioni. Tra arrangiamenti, prove e registrazioni ci abbiamo messo circa un anno e mezzo.

Con quale criterio sono stati selezionati i 15 brani del disco?
40 anni di musica… non è stato per niente facile fare una selezione! Inizialmente abbiamo scelto i brani più vicini alle nostre esperienze personali. Poi, abbiamo dato anche molta importanza ai brani che si sarebbero adattati meglio al nostro modo di suonare e alle nostre sonorità: volevamo trovare una varietà armonica e ritmica che rendesse l’album omogeneo e non scontato.

Il progetto vede anche delle partecipazioni. Ce ne volete parlare?
Alessandro: Abbiamo coinvolto diversi musicisti: Andrea Marchesini alle percussioni, con cui abbiamo registrato praticamene l'intero disco. Andrea lo conosco da molti anni, siamo amici da tempo. La sua esperienza e maturità musicale hanno dato un forte e importante contributo al progetto, a partire già dalla fase iniziale. Altra collaborazione fondamentale è stata quella col Maestro Corrado Trabuio che ha curato gli arrangiamenti dell’orchestra d’archi in modo davvero originale e fruibile: sapevo che avrebbe portato valore aggiunto al progetto, in modo elegante e raffinato.

Marco: Con il violinista indiano Radhakrishna abbiamo lavorato da remoto e, anche se virtualmente, è stato molto interessante confrontarsi con lui, soprattutto a livello melodico e armonico in quanto i codici improvvisativi sono molto diversi tra Europa e India. È stato davvero un momento di crescita artistica molto importante. 

Cosa volete trasmettere al pubblico con questa nuova versione di "Vita Spericolata"?
Come diceva Lucio Dalla, “Vita Spericolata” è la canzone perfetta! Basti pensare che è stata ripresa da artisti come De Gregori e Paoli. La nostra versione vuole essere un tuffo nel passato, un viaggio nel tempo. Inoltre credo sia emblematica della dimensione del disco, riflessivo ma non malinconico, con arrangiamenti non scontati ma facili d’ascolto anche ai neofiti di musica strumentale.  

È online il video di "Vita Spericolata”. Dove è stato girato?
L’idea era di cercare una location che aiutasse l'ascoltatore a ritrovare questa dimensione di viaggio nel passato. La Colombera, costruzione del '500 da poco restaurata, e tutta l'area circostante hanno proprio queste caratteristiche: una natura incontaminata che si apre sul mare e l'isola Gallinara. Inoltre abbiamo scelto di coinvolgere un’orchestra giovanile locale: infatti per noi la trasmissione alle nuove generazioni della musica strumentale è una priorità.  

Cosa ci riserverà la vostra musica nei prossimi mesi? 
Siamo preparando i concerti che faremo in Italia, in Francia e non solo. Inoltre, stiamo già lavorando a delle idee future…