Default Image

Months format

Show More Text

Load More

Related Posts Widget

Article Navigation

Contact Us Form

Breaking News

MASUA: il nuovo disco è “Occhi chiusi”


Certamente parliamo di rock melodico, parliamo di pop viscoso e mai accomodante se pensiamo alle distorsioni e a quelle aperture che testimoniano una consapevolezza libera da stereotipi e da etichette. Lui è Claudio Passiu, lui è MASUA ormai libero e indipendente anche dalla forma progetto che si portava dietro. “Occhi chiusi” è l’ennesima dimostrazione di bellezza umana e spirituale che arriva dal sottobosco della nuova scena indie italiana che sempre più afferra i fasti del pop rock per cantare la vita che vive attorno.

Finalmente un disco di rock. Finalmente, direbbero molti … secondo te il rock è morto?
Assolutamente no! O meglio, è morto nelle tv, nelle radio, non è “maistream”; ma è tra la gente, tanta gente che lo suona, lo segue, compra i vinili … non si capisce quasi come faccia ad addentrarsi tra la gente! Non è un pubblico giovane? Forse sì, anche se ad esempio tra gli ascolti del mio disco il pubblico maggiore ha tra i 23 e i 30 anni. Insomma, bene no?
 
E per te che significa questa parola, “rock”? 
Domandona … non vorrei sembrare banale, cercherò di non esserlo: è un’attitudine, anche a prendere le cose in un certo modo. Io mi ci ritrovo in quelle distorsioni e in quel modo un po’ ossessivo di percuotere gli accordi; sono un po’ irruento, istintivo. È una musica che può sembrare a volte violenta, ma secondo me è sempre (o quasi) profonda, se hai da dire certe cose lo fai con il rock!

Eppure ci dici che l’ispirazione dei riff arrivano dalle band di oggi. Non sono d’accordo, anzi ci vedo molto passato… ma ovviamente sei tu la verità. Dicci un po’… 
Se mi dici così però ora piango! Ahahah! Le reference del disco sono dell’attuale alternative americano, è chiaro nei “muri” di chitarra. Se poi ci senti dell’altro è magari più un’influenza radicata, non certo un’ispirazione. Sto ascoltando tanta musica nuova, anche molto rap per cambiare un po’ le mie metriche tendenti forse sì a quella che è/è stata un po’ la tradizione italiana.

Rivoluzioni, emancipazioni, nuove verità di noi stessi. Questo disco lo dedichi molto anche a questo o sbaglio? 
Eh già. Questo disco urla molto la voglia di cambiare. Sulle verità … “So dove andrò ma forse no!”. Sono sensazioni, un cercare di tirar fuori per essere più leggeri. Se ci hai trovato delle verità ti prego evidenziamele! Ahahah! Scherzi a parte, faccio davvero fatica a risponderti in questo.

Con “Confini” dimostri come questo disco nasca anche prima del Covid. Prima e dopo. Il mondo è cambiato. La tua musica? 
Che ricordo! Eh sì, il ritornello di Confini è nato per primo, era il 2019: stavo aspettando un bus non troppo distante da Porto, quella sera l’Oceano era così calmo, così calmo da sembrare ancora più profondo all’orizzonte! Che bello, sì, un'altra vita … una vita che però sta tornando, ci siamo no? La mia musica invece è cambiata, questa credo e spero per sempre. Occhi Chiusi, rispetto a quello che si diceva all’inizio, è moderno, non guarderò più indietro!