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"Saldo mi pongo nell'esistenza" è il nuovo libro e disco di Riccardo Bianchini. Di professione avvocato, il toscano Bianchini dà sfogo alla propria attività di ricerca e alla propria creatività anche in campo letterario e musicale. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.
Ciao Riccardo, ci racconti qualcosa di te?
Sono un felice quarantacinquenne che si è autorizzato a scrivere quel che vuole e suonare quel che gli piace, con la fortuna di trovare contesti in cui viene pubblicato e ascoltato. Nel frattempo faccio l'avvocato, e questo mi ha dato quella capacità di rimanere con i piedi per terra, la cui mancanza, altrimenti, mi avrebbe impedito di concretizzare molti dei miei progetti.
Come sei arrivato a questa operazione che prevede uscita di disco e libro in contemporanea?
Con poca consapevolezza di quanto sarebbe stato complicato. Finita la prima stesura del romanzo ho sentito la necessità di creare le musiche adatte per acco pagare la stessa storia. Quello che non avevo considerato era il lavoro di rifinitura del testo, che mi ha preso molte più energie del previsto, e la registrazione del disco, che ho voluto portare a termine suonando da solo tutti gli strumenti.
Come racconteresti in breve la figura di Steiner a chi non lo conosce?
Uno degli uomini che influenzano più di ogni altro la mostra vita, e che pure non compare nemmeno nei manuali di studio. Un filosofo che ha influenzato artisti come kandinsky, scrittori come Ende, inventato l'agricoltura, una medicina seguita in varie cliniche europee, una pedagogia che non ha uguali in termini quantitativi nel mondo, teorie economiche seguite da gruppindi investimento e teorie sociologiche, e molto altro ancora. E che, invece, la cultura mail stream neppure menziona.
Perché hai deciso di affiancare l’attività di scrittore a quella di musicista?
Probabilmente te non si tratta di una decisione. Sono attrattivo dallo scrivere e dal suonare in modo urgente e paritario. Starei male se per una settimana intera non facessi una delle due cose.
Che programmi hai per il prossimo futuro?
In un libro che mi piacque molto - Americana, di Don De Lillo - alla domanda 'progetti per la vita?', il protagonista risponde: 'uscirne vivo'. Più o meno rimango sempre fermo a questa risposta. Che per me significa continuare a scrivere e suonare.
