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Eusebio Martinelli: la sua Gipsy Orkestar è uno “Sbam!”


Un disco che somiglia proprio al suono onomatopeico… “Sbam!”. Una violenta esplosione o un colpo sulla testa, un crash come un iguana che sa di suono sintetico e di mood balcanico… ma poi c’è l’Argentina e le Favelas brasiliane ma anche il caldo sole del pop o le rivoluzioni del folk. E i balcani ovviamente come anche i colori gipsy. Insomma… “Sbam!”. Da ascoltare, da ballare, da lasciarsi innamorare e respirare a lungo e correre… correre senza voltarsi indietro mai. Sono tutti crash per la nostra mente pop ormai troppo omologata. La libertà di questo disco è davvero sinonimo di arte libera di creare.

Quanta varianza in queste tracce. Davvero si passa da “Babadochia” a “Baila” quasi senza soluzione di continuità. Perché?
La vera costante dei brani contenuti in SBAM! sono la mia voce e la mia tromba. Quest’ultima l’ho trattata con effetti veramente particolari e arrangiata in modo da farle assumere diversi ruoli, anche di accompagnamento in alcuni casi. Intenzionalmente non mi sono posto la necessità di uniformare tutti i brani a un determinato ritmo o stile, l’esperienza di ascolto dalla prima all’ultima traccia (chiaramente senza funzione “shuffle”) porta esattamente nei paesaggi sonori voluti e alle suggestioni volute, mantenendo alto l’effetto sorpresa dell’ascoltatore.

E come nasce, anzi da dove nasce, il bisogno di un simile “disordine” ordinato?
Più che un “bisogno” preferirei chiamarlo un “piacere”... Il piacere di poter essere creativi a modo proprio. Capisco che sia giusto e normale che in ogni contesto creativo ci siano delle regole alle quali doversi attenere e a tal proposito ritengo che tutti questi miei brani rispondano esattamente all’idea “Gipsy Pop”

La ricerca di questo lavoro che cosa ha prodotto? Insomma riascoltandolo, anche a distanza di mesi dalla sua uscita, pensi che abbia introdotto caos o ordine? Esiste una direzione precisa?
La verità è che oggi più che mai ho in testa più idee creative che tempo a disposizione per realizzarle. Certi suoni usati in SBAM! sono stati troppo belli per non essere più utilizzati nella mia prossima musica ma soprattutto, da un altro punto di vista, troppo bello è stato non dovere usare i soliti in modo convenzionale... Esistono tante altre possibilità sonore che non ho mai utilizzato e in futuro non mi dispiacerebbe esplorarne altre, come ad esempio un’orchestra d’archi, oppure una banda di di ottoni... via libera alla creatività!

Il tuo personalissimo “Crash”? Che sia questo disco o che sia ciò che ha scritto questo disco?
Il Crash consapevole è la soluzione nell’obiettivo dell’equilibrio personale e del benessere in questa società di oggi, questo è il messaggio del singolo “Iguana Crash” e, volendo, anche il messaggio intrinseco di SBAM!. Mi sento particolarmente rappresentato, chiaramente, da questo mio ultimo album che in qualche modo mi porta al sentimento del “qui ed ora”, al “crash” appunto!

Arriverà un altro video geniale e bello come il precedente? Anzi... arriverà il vinile?
Ma certo! Sia in merito al vinile che in merito ai video (grazie per il geniale...) A giorni verrà presentato come singolo “Tratto Leggero”, il brano realizzato con Cisco e Tonino Carotone a cui seguirà un videoclip di tipo “visual” e più avanti verrà presentato come singolo anche il brano “Round the Fire” scritto per mio figlio Leone che sarà attore protagonista del videoclip che realizzeremo