Default Image

Months format

Show More Text

Load More

Related Posts Widget

Article Navigation

Contact Us Form

Breaking News

Kihm: una maschera da demolire


Alessio Calivi che per l’anagrafe discografica si firma come KIHM, porta in scena un esordio dal sentimento assai inglese, dove glam e pop si sposano in una forma decisamente accattivante. Si intitola “Recito”, neologismo creato dallo scrittore Vincenzo “Fuorviante” Furfaro: racchiude il significato di recita e di rito, due azioni che l’essere umano tende a compiere spesso in modo correlato. Elettronica e mondo acustico nel tessere una narrazione che spinge sul concetto di emancipazione personale, di essere se stessi e di crederci come forza nella vita quotidiana. Un disco che mi arriva molto come bisogno di resistenza all’omologazione globale.

Nella società di oggi le maschere sembrano essere l’abitudine e la normalità. Come ci convivi?
Si, in effetti l’immagine gioca un ruolo molto importante nella società di oggi.
Diventa anche una specie di scudo con il quale proteggersi o nascondersi, spesso perché rapportate all’immagine degli altri, molte persone, non si piacciono e non credono nelle proprie potenzialità. Io sono sempre stato libero da questo punto di vista e Kihm essendo il mio alter ego si esprime come meglio crede, avendone diritto e facoltà. In generale ho dato sempre più valore alla mia musica che all’immagine. 

In qualche misura anche la musica e la sua elettronica recitano una parte poco spontanea ma molto prodotta… non trovi sia un controsenso?
No, in questo caso non credo sia così. Credo dipenda dall’uso che si fa dell’elettronica. Per me è un mezzo in più. Io lavoro ancora con strumenti acustici a cui poi aggiungo suoni elettronici. Certo, devo ammettere che con la tecnologia in tanti oggi camuffano lacune musicali strutturali importanti, ma con serenità posso dire che non è il mio caso. La sperimentazione, la sintesi e la ricerca sonora sono da anni alla base del mio lavoro, quindi è tutto un mondo che apre a nuove soluzioni musicali. 

In scena Kihm ha le sue maschere, i suoi trucchi, la sua apparenza. Il modo per esorcizzarle in società?
Come dicevo prima, Kihm è un mondo a sé e si esprime diversamente da come magari posso esprimermi io nella vita di tutti i giorni. In tal senso non ho mai pensato di usarlo come possibilità per apparire diversamente o esorcizzare qualcosa. Kihm ha piena libertà di esprimersi come vuole, non credo gli piacerebbe avere vincoli hehehe…

Un disco dai sapori space pop dal taglio molto inglese se vogliamo… radici e ispirazioni?
Le influenze inglesi ci sono certo, sono fan dei Massive Attack, dei Depeche Mode, dei Blur, dei Six by Seven e tanti altri. Allo stesso tempo adoro moltissimo la musica prodotta in Germania come ad esempio Moderat e Apparat, ma nel complesso, anche quella che proviene prevalentemente dal Nord Europa.