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Intervista a Gianfranco Angioni

 

Le metamorfosi imperfette è un romanzo in cui si intrecciano vicende di persone comuni e del loro vivere l’esistenza secondo le proprie attitudini e il proprio sentire. L’essere umano riconosce i suoi limiti e le sue deviazioni, cerca anche di migliorarsi, di cambiare. Ma la natura umana è immutabile a dispetto dei condizionamenti cui l’uomo stesso la può sottoporre, le trasformazioni repentine degli esseri viventi riescono solo nella mitologia e nella letteratura. Nel caso degli esseri umani sono, appunto, metamorfosi imperfette.

Arianna e Wildt. Cosa le lega? Come mai fai riferimento a questo artista?
Per la bellezza tragica delle sculture di Wildt, soprattutto quando ritrae le donne. E Arianna è un personaggio di una tragedia.

Stefano e Arianna, una coppia riuscita o no?
Decisamente no. Anche Stefano non ha capito Arianna e l’ha tradita.

La storia di Arianna: è fondamentale la sua presenza nel racconto per capire la fine del libro o può definirsi un personaggio secondario alla pari degli altri?
Direi che è il personaggio principale, ma si rivela completamente più avanti.

Come mai hai voluto parlare delle misure restrittive che Arianna subisce?
Perché era la sospettata principale della fine di Stefano e descrivere quei metodi di interrogatorio fa parte del mio stile tra il thriller e il noir.

Glauco e i suoi amici: preferisce la vita tranquilla da esiliato o rimpiange la sua vecchia vita?
Glauco è ondivago: gli piace decidere di fare qualcosa, salvo poi cambiare quando pensa di trovare qualcosa di meglio. Gli piaceva la vita tranquilla, poi ha rimpianto il contatto con i suoi amici. Senza immaginare dove questi cambiamenti da lui provocati l’avrebbero condotto.

Gianfranco Angioni, nasce a Cagliari nel 1947.
Ha vissuto a Cagliari, a Milano e provincia dal 1978. Dal 2014 vive a Sassello (SV).
E’ chimico di formazione, frequenta il corso di pittura per Artefici dell’Accademia di Brera a Milano per quattro anni.
Inizia presto a dipingere e a scrivere, inizialmente poesie e poi romanzi e racconti.
Dal 2014 si dedica al 100% alla pittura e alla scrittura.
Espone dipinti a Londra, Parigi, Zurigo e a Milano, Savona, Genova, Bologna, Piacenza, Modena, Venezia. Oltre a vari centri in Liguria, Veneto e Piemonte.
Ha uno spazio espositivo personale a Sassello, SV
Su galleriamilanese.com espone dipinti e collabora come curatore e con articoli su Arte e Cultura .
Ama l’arte e crede che perseguire ideali di bellezza contribuiscano al personale e all’altrui bagaglio culturale.
Non scrive o dipinge per vendere, ma lo fa solo per esigenza personale, senza dimenticare che i prodotti artistici devono essere mostrati e fruiti da lettori e spettatori.
I prodotti dell’attività artistica possono attrarre o respingere il fruitore, ma lo scopo è creare comunque emozione e, se questo accade, la persistenza di tale emozione nella memoria può stimolare gli altri, accrescere conoscenza.
Studia i comportamenti umani e le relative implicazioni psicologiche e psichiatriche.

Di Fabia Tonazzi