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Stephanie: "Finù nasce dall'esigenza di raccontare la fragilità dei soggetti che soffrono di depressione"


Stefania Lo Giudice, in arte Stephanie, classe 1996, è una cantante prevalentemente pop. La sua passione per il canto è presente sin dalla prima infanzia. La sua personalità particolarmente sensibile ma poco avvezza nel mettere a nudo i propri sentimenti fa sì che ami interpretare brani particolarmente profondi e talvolta malinconici e che riesca ad esprimere le proprie emozioni solamente cantando come lei stessa ha più volte dichiarato. Da interprete di centinaia di brani che esegue in modo del tutto personale ha iniziato da alcuni anni a scrivere testi propri accorgendosi nel frattempo che le sue parole nascono già accompagnate da una melodia.

In occasione dell'uscita del suo nuovo singolo "Finù", che nasce dall'esigenza di raccontare la fragilità dei soggetti che soffrono di depressione, abbiamo intervistato la cantautrice.

Ciao Stephanie, benvenuta sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po’ di te. Quando ti sei avvicinata alla musica?
Sin da bambina. Ho sempre avuto la passione per il canto e nel tempo non mi ha mai abbandonata. Ho iniziato a studiare nel 2017, poco dopo mi sono iscritta a diversi contest regionali e successivamente nazionali ed europei. Oltre al canto mi appassiona molto scrivere, Infatti ho da poco pubblicato il mio primo singolo dal nome "Finù" occupandomi sia della scrittura che della composizione musicale.

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Il mio stile non è influenzato da alcun artista nonostante io ascolti molta musica.

Tre aggettivi per definire la tua musica.
Coinvolgente, sentimentale, ribelle.

Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Il mio singolo nasce ispirandosi a mia nonna che soffriva di depressione. Durante la composizione mi sono venute in mente tutte le persone che convivono con lo stesso disagio e così ho deciso di esprimere la mia vicinanza a loro attraverso questo brano e al contempo lanciare un messaggio all'indifferenza del mondo.

Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto… ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
La domanda che mi piacerebbe mi fosse posta è forse l'unica alla quale non so dare una risposta... Perché esistono brani meravigliosi (e non mi riferisco a me) che non raggiungono il successo mentre altri senza un vero e proprio significato e privi di una melodia che si possa definire musica arrivano alle stelle? 

Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press? 
Voglio invitarli ad ascoltare "Finù", a non abbandonare chi sta vivendo un momento difficile e ad imparare a leggere negli occhi di chi soffre.