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Filippo Ferrante: “Il nuovo singolo è una sorta di inno di chi si trova in un passaggio di transizione, evolutivo”


Filippo Ferrante, è un cantautore pugliese, attivo già da diversi anni nel panorama musicale italiano. Proviene da differenti esperienze artistiche legate, tutte, da una grande passione per la musica, dall’espressione di un’identità artistica e vocale unica, e da un sound ibrido tra pop-rock anglo-americano, cantautorato ed indie italiano.
In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo “L'orizzonte delle mie paure”, lo abbiamo intervistato.
 
Ciao, benvenuto sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po’ di te. Quando ti sei avvicinato alla musica?
La musica è presente nella mia vita da sempre. Ho iniziato a suonare la chitarra classica all’età di 7 anni. La melodia e l’armonia nelle canzoni mi hanno sempre affascinato ed ho iniziato pian piano ad avvertire l’esigenza di creare qualcosa di mio. Ho scritto così le prime melodie e i primi testi fino ad appassionarmi anche al canto e a fondare la prima band. Con la band ho potuto maturare l’esperienza di incidere un album e confrontarmi con il mondo dell’industria musicale. Dopo la band ho iniziato un progetto solista di brani con un taglio più cantautoriale ricercando di affinare sempre più uno stile personale dalla scrittura alla tecnica vocale per arrivare alle produzioni, sound ed arrangiamenti
 
Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Se penso a degli artisti che mi hanno ispirato citerei Battisti (della vecchia guardia) e Cesare Cremonini (della nuova guardia), anche se penso anche di essere stato influenzato ed ispirato da tanta musica, non solo italiana ed anche dalla stessa musica classica con la quale ho iniziato a formarmi artisticamente.
 
Tre aggettivi per definire la tua musica.
Libera, Melodica, Fine.
 
Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Il nuovo singolo è una sorta di inno di chi si trova in un passaggio di transizione, evolutivo. Ognuno di noi, infatti, ha dentro di sé un orizzonte fatto di paure, di disagio, di sofferenza e navigando il mare della vita spesso ci capita di naufragare ma è affrontando e attraversando queste onde increspate che scopriamo nuove forze, nuovi modi di essere. Il titolo evoca proprio un’immagine legata a qualcosa che finisce per l’inizio di qualcos’altro.
 
Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto… ma a cui avresti sempre voluto rispondere. 
Perché fai musica? Perché penso che attraverso questa forma di espressione possa capire meglio qualcosa di me e nello stesso aiutare gli altri a fare altrettanto.
 
Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Invito i lettori di Cherry Press a restare sempre appassionati e a lasciare che la vita abbia impatto su ciascuno facendo tesoro di tutto ciò che ci circonda.