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Gionathan: l'intervista al cantautore versatile ed eclettico, producer e videomaker


“Mojito” è il nuovo singolo di Gionathan e Neja, un brano che racconta la vita quotidiana di una coppia moderna
alle prese con i problemi della convivenza, con un testo fresco, ironico e pieno di riferimenti alla cultura pop contemporanea. Estivo come il cocktail di cui porta il nome, il ritmo disco pop non è il solito beat da tormentone, ma un misto elegante di groove funk e soluzioni musicali non scontante.
Per la prima volta, la regina della italo-dance Neja canta in italiano, dando al brano di Gionathan un tocco unico e sorprendente. Neja è conosciuta a livello internazionale per la sua carriera di successo e per hit da millioni ci copie come "Restless" o "The game", che le hanno permesso di raggiungere il primo posto nelle classifiche di molti paesi.
In "Mojito", i due artisti uniscono le loro forze per creare la hit perfetta dimostrando ancora una volta il loro talento e la loro capacità di creare musica coinvolgente e di successo, capace di far dimenticare i problemi quotidiani e di far ballare tutti.
 
 
Ciao Gionathan, benvenuto sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po’ di te. Quando ti sei avvicinato alla musica?
Da bambino a casa respiravo musica, grazie all'influenza di mio padre, cantautore e chitarrista non professionista ma di grande talento. Mi portava quasi sempre con lui alle prove e ai live della band di cui era anche leader/direttore musicale. Vivere il dietro le quinte della musica fin da piccolissimo credo sia stato fondamentale. La mia cameretta e il suo studietto erano nella stessa stanza ed ogni sera mi addormentavo accompagnato dalla sua chitarra classica. Poi quello studio si è trasferito e, anno dopo anno, attrezzato sempre di più. È in quel luogo che da teenager ho cominciato a produrre i pezzi di 2Soul, il mio primo progetto musicale originale, con il quale ho subito calcato palchi importanti e aperto concerti di grossi nomi internazionali.
 
Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Sono davvero tante le cose che incontrano il mio gusto ma sono gli artisti black quelli che mi hanno influenzato di più. I miei primi ascolti da bambino, ovvero la musica che girava nello stereo di casa, era per lo più blues o dischi di cantautori italiani. Poi, quando ho cominciato la mia personale ricerca musicale, ho scoperto mostri sacri come Stevie Wonder, Marvin Gaye, Ray Charles, da lì si arriva agli attuali Anderson.Paak, Bruno Mars, John Legend, passando per Craig David, R. Kelly, Lauryn Hill, Usher... Uscendo da questo genere, ascolto molto artisti come U2, Jamiroquai e un sacco di musica indipendente che scopro su Spotify.
 
Tre aggettivi per definire la tua musica.
Presobenistica (valgono i neologismi inventati sul momento?), contaminata, groovosa.
 
Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Il messaggio del pezzo è che in una coppia, quando si è molto diversi, l'attrazione può essere forte ma la convivenza ha bisogno di un ingrediente fondamentale perchè la relazione non si trasformi in un campo di battaglia; parlo della leggerezza, quella spontanea che viene fuori quando non ci si prende troppo sul serio e ci si riesce a divertire insieme. Mi piace molto l'immagine dei due poli magnetici opposti che si attraggono, ma che, in alcune condizioni particolari, possono anche trovare il modo di rimanere in equilibrio e magari generare movimento.
 
Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto… ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
Ahahah, okay.
Se avessi potuto scegliere dove e quando nascere, cosa avresti scelto e perché?
Negli Stati Uniti nel primissimo dopoguerra, per diventare uno dei grandi registi di cinema della generazione di Spielberg, Lucas e co.
 
Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Non prendiamoci mai troppo sul serio e godiamoci i momenti belli che la vita ci regala, fermiamoci ogni tanto (con in mano un buon mojito) e gioiamo anche delle piccole cose belle che incontriamo sul nostro percorso.