In occasione dell'uscita del singolo "Certezze", abbiamo avuto il piacere di intervistare Adriano Barbieri.
Ciao, benvenuto sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po' di te. Quando ti sei avvicinato alla musica?
Grazie mille per l'ospitalità.
Mi sono avvicinato alla musica all'età di 5 anni grazie alle influenze di mio padre. Lui lavorava come intrattenitore e cantante in vari locali ed è proprio vedendo lui che ho capito quello che volevo fare nella mia vita: cantare.
Sono un ragazzo semplice, testardo, lunatico, ma determinato.
Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Michael Jackson è stato il mio primo idolo.
Mi ricordo che per andare a compare i suoi cd prendevo di nascosto le monete a mia nonna per mettermi i soldi da parte e comprarmi tutta la discografica di Michael. Poi mi sono avvicinato tantissimo al pop italiano. Non ho però un artista preciso. Ascolto tanta musica. Vari generi. Vari artisti e prendo spunto qua e là.
Tre aggettivi per definire la tua musica.
Romantica, diretta, spensierata.
Romantica, diretta, spensierata.
Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
"Certezze" è un brano che fa ballare ma anche pensare. Il messaggio comunicativo del brano è l'incertezza che spesso viviamo con noi stessi, che nella vita le uniche certezze sono solo le nostre. A me personalmente, le uniche "Certezze" nella vita me le ha date la musica
"Certezze" è un brano che fa ballare ma anche pensare. Il messaggio comunicativo del brano è l'incertezza che spesso viviamo con noi stessi, che nella vita le uniche certezze sono solo le nostre. A me personalmente, le uniche "Certezze" nella vita me le ha date la musica
Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto... ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
Se un giorno dovessi partecipare e vincere il Festival di Sanremo, a chi dedicheresti la tua vittoria?
A mia madre e a mia nonna.
A mia madre perché è la mia regina.
A mia nonna perché un giorno mi disse: "prima che io me ne vada, ti prego, fammi sedere sulla poltrona dell'Ariston"
Quel sogno voglio realizzarglielo.
Se un giorno dovessi partecipare e vincere il Festival di Sanremo, a chi dedicheresti la tua vittoria?
A mia madre e a mia nonna.
A mia madre perché è la mia regina.
A mia nonna perché un giorno mi disse: "prima che io me ne vada, ti prego, fammi sedere sulla poltrona dell'Ariston"
Quel sogno voglio realizzarglielo.
Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Il mio motto è: "credo solo in chi ci crede".
Se credete in qualcosa, in un qualcosa di grande, andate fino in fondo, anche contro tutto e tutti. Io lo sto facendo. La strada è ancora lunga.
Ma voglio vedere come va a finire.
Il mio motto è: "credo solo in chi ci crede".
Se credete in qualcosa, in un qualcosa di grande, andate fino in fondo, anche contro tutto e tutti. Io lo sto facendo. La strada è ancora lunga.
Ma voglio vedere come va a finire.