"La formula della trasformazione" è un EP che vuole ispirare l'ascoltatore a
vivere in modo più consapevole, ad apprezzare la bellezza della vita guardando oltre
gli ostacoli per trovare nuovi significati e nuovi modi di affrontare le sfide
esistenziali apprezzando ciò che di bello già abbiamo.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Filippo
Ferrante in occasione dell’uscita del suo nuovo EP dalle melodie, armoniche e coinvolgenti, che creano
un'atmosfera di spensieratezza e serenità che permette all'ascoltatore di
immergersi in un mood sognante, a tratti malinconico.
Ciao Filippo, benvenuto sulle pagine di Cherry Press!
Prima di tutto parliamo un po’ di te. Come ti sei avvicinato alla musica?
La musica è presente nella mia vita da sempre. Ho iniziato a suonare la chitarra classica all’età di 7 anni. La melodia e l’armonia nelle canzoni mi hanno sempre affascinato ed ho iniziato pian piano ad avvertire l’esigenza di creare qualcosa di mio. Ho scritto così le prime melodie e i primi testi fino ad appassionarmi anche al canto e a fondare la prima band. Con la band ho potuto maturare l’esperienza di incidere un album e confrontarmi con il mondo dell’industria musicale. Dopo la band ho iniziato un progetto solista di brani con un taglio più cantautoriale ricercando di affinare sempre più uno stile personale dalla scrittura alla tecnica vocale per arrivare alle produzioni, sound ed arrangiamenti
Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo
stile?
Se penso a degli artisti che mi hanno ispirato citerei Battisti (della vecchia guardia) e Cesare Cremonini (della nuova guardia), anche se penso anche di essere stato influenzato ed ispirato da tanta musica, non solo italiana ed anche dalla stessa musica classica con la quale ho iniziato a formarmi artisticamente.
Come nascono le tue canzoni?
Di solito non c’è un modo standard. La musica per me è una forma di espressione della propria individualità e della propria autenticità. E’ un linguaggio che ha dei codici misteriosi, può essere condivisa con tutti ed fra tutti qualcuno poi può riconoscersi, ritrovarsi. Così una canzone o qualsiasi opera musicale può diventare di tutti. E’ questo che mi ispira a scrivere.
Puoi raccontarci com’è nato il tuo nuovo album?
L’idea dell’album è nata in primavera 2022, in un periodo di scrittura molto prolifico. Assieme al mio team abbiamo prima lavorato alla stesura di provini su più di 20 brani e poi ne abbiamo fatto una selezione ad hoc per la produzione del disco.
C’è un filo conduttore che lega le tracce del disco?
Si c’è un filo conduttore che è un po' racchiuso nel suo titolo, “La formula della trasformazione”. Le canzoni possono accompagnarci in un viaggio di scoperta di noi stessi per cui attraverso quelle che sono le nostre fragilità possiamo trovarci a riscoprire le nostre vere risorse e punti di forza.
Grazie per la disponibilità. Lascio a te qualche riga
per lanciare un messaggio ai lettori di Cherry Press!
Invito i lettori di Cherry Press a restare sempre appassionati e a lasciare che la vita abbia impatto su ciascuno facendo tesoro di tutto ciò che ci circonda.
La musica è presente nella mia vita da sempre. Ho iniziato a suonare la chitarra classica all’età di 7 anni. La melodia e l’armonia nelle canzoni mi hanno sempre affascinato ed ho iniziato pian piano ad avvertire l’esigenza di creare qualcosa di mio. Ho scritto così le prime melodie e i primi testi fino ad appassionarmi anche al canto e a fondare la prima band. Con la band ho potuto maturare l’esperienza di incidere un album e confrontarmi con il mondo dell’industria musicale. Dopo la band ho iniziato un progetto solista di brani con un taglio più cantautoriale ricercando di affinare sempre più uno stile personale dalla scrittura alla tecnica vocale per arrivare alle produzioni, sound ed arrangiamenti
Se penso a degli artisti che mi hanno ispirato citerei Battisti (della vecchia guardia) e Cesare Cremonini (della nuova guardia), anche se penso anche di essere stato influenzato ed ispirato da tanta musica, non solo italiana ed anche dalla stessa musica classica con la quale ho iniziato a formarmi artisticamente.
Di solito non c’è un modo standard. La musica per me è una forma di espressione della propria individualità e della propria autenticità. E’ un linguaggio che ha dei codici misteriosi, può essere condivisa con tutti ed fra tutti qualcuno poi può riconoscersi, ritrovarsi. Così una canzone o qualsiasi opera musicale può diventare di tutti. E’ questo che mi ispira a scrivere.
L’idea dell’album è nata in primavera 2022, in un periodo di scrittura molto prolifico. Assieme al mio team abbiamo prima lavorato alla stesura di provini su più di 20 brani e poi ne abbiamo fatto una selezione ad hoc per la produzione del disco.
Si c’è un filo conduttore che è un po' racchiuso nel suo titolo, “La formula della trasformazione”. Le canzoni possono accompagnarci in un viaggio di scoperta di noi stessi per cui attraverso quelle che sono le nostre fragilità possiamo trovarci a riscoprire le nostre vere risorse e punti di forza.
Invito i lettori di Cherry Press a restare sempre appassionati e a lasciare che la vita abbia impatto su ciascuno facendo tesoro di tutto ciò che ci circonda.