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Cosmopòliti: uscendo dalle abitudini, uscendo alla vita

 

Un pop progressivo direbbe qualcuno. Si torna alle belle organze anni ’70 di quando tutto era epico, di quando l’uomo era il centro. Ed eccolo il nuovo singolo dei palermitani Cosmopòliti, eccolo “Solita storia”, un manifesto politico, sociale, cosmopolita… uscire dal solito liquido percorso tracciato di abitudini e mode. Il bellissimo video ufficiale, luoghi antichi, danze che significano l’incontro alla vita…
 

Cosmopoliti: dal vostro moniker sembra arrivare una dichiarazione di intenti. La contaminazione è tutto per voi?
Ovviamente la pronuncia corretta è Cosmopolìti, cittadini del mondo, ed è quello a cui noi aspiriamo perché bisognerebbe considerare qualsiasi posto del mondo la propria casa, trattandolo come tale. Tante cose sarebbero diverse se ci fosse più rispetto e più cura, ci sarebbe benessere, meno crudeltà meno amarezza. Noi per scelta abbiamo deciso di spostare l'accento e quindi chiamarci Cosmopòliti perché, se Cosmopolìti lo siamo tutti, Cosmopòliti lo siamo solo noi.
La contaminazione non è tutto per noi, ma è importante e crediamo sia anche naturale. Ciascuno dei componenti del gruppo ha un background musicale proprio e ciascuno con i propri gusti sviluppa quelle che sono le idee di base per i nuovi brani, apportando modifiche sicuramente arricchite dalla propria maturità musicale. Messo tutto ciò insieme, si dà vita a un brano come “solita storia”.
 
Fortuna, la sua dea… il fato e i suoi equilibri. Questa canzone conduce ad una soluzione di tutto questo?
È un brano che parla di questa voglia di riscatto che l'uomo ha nei confronti della vita; di questa voglia di raggiungere il proprio obiettivo, ovvero la spensieratezza, la serenità data dalla felicità e anche dalla fortuna che nel videoclip viene rappresentata dalla Dea bendata. Guardando attentamente, infatti, ad un certo punto, si intuisce che non è l'uomo a cercare la fortuna, ma è la fortuna che cerca proprio lui. A volte la soluzione è proprio lì davanti a noi. Magari non ce ne rendiamo conto. A proposito di fortuna, possiamo dire che la band è riuscita a raggiungere obiettivi inaspettati, intraprendendo un percorso lasciato in sospeso. Con la realizzazione del nuovo disco, riteniamo di poter dire di essere soddisfatti di quello che abbiamo fatto finora  e siamo convinti che in qualche modo sia stata la fortuna a cercare noi e non il contrario.

 


Bellissimo il video… radici classiche assai sfacciate anche nel modo di porsi. Da dove venite artisticamente? Parliamo di queste radici…
Intanto grazie per i complimenti per il video. La musica ti dà la possibilità di essere artisticamente sfacciati e forse è quasi un dovere esserlo. Noi proveniamo dal Med Rock perchè siamo stati sempre affascinati dal genere ed è quello che ci ha dato le basi per mettere in cantiere un progetto che, negli anni, ci ha fatto sviluppare idee frutto del nostro background musicale. Tutto ciò ha condotto a questo album che è ormai alle porte della pubblicazione e che ovviamente conterà anche il singolo “Solita Storia”.

E tornando ai temi del brano: secondo voi l’uomo troverà mai pace?
Secondo noi, l'uomo forse non troverà mai pace, probabilmente perché per sua natura è combattuto da uno stato di insoddisfazione perenne che lo spinge ad essere turbato sempre da qualcosa o da qualcuno. Spesso accade nelle svariate espressioni artistiche, che i maggiori successi nascono proprio dall'insoddisfazione dell'uomo e da un periodo di buio che sta vivendo. Noi vogliamo cercare di invertire questa tendenza e trasmettere dei messaggi positivi tramite la musica, affinché diventi veicolo di serenità, facendo ritrovare a ciascuno il proprio equilibrio.