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Intervista a Colangeli per il singolo “Federica effetto meth”


Francesco Colangeli, noto semplicemente come Colangeli, è un cantautore nato a Rieti. Formatosi musicalmente al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, dove studia pianoforte classico e canto, inizia a scrivere le prime canzoni durante gli anni dell'Università esibendosi in spettacoli dal vivo e partecipando a diversi Festival del centro Italia. Pubblica nel 2022 il suo primo lavoro di inediti, l'EP “Studenti bohémien”, anticipato dal singolo “Fino a Roma nord” a cui farà seguito un tour promozionale in chiave acustica in diverse regioni dell'Italia centrale.

Ciao, benvenuto sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po’ di te. Quando ti sei avvicinato alla musica?
Ciao, il mio percorso artistico comincia da bambino quando ho iniziato a prendere lezioni di pianoforte. Prosegue negli anni della scuola quando ho cominciato a scrivere le prime canzoni studiando pianoforte classico e canto al Conservatorio Santa Cecilia di Roma per poi arrivare alla pubblicazione del mio primo EP durante gli anni dell'università.
 
Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Il mio stile risente di un'influenza musicale molto ampia, dalla musica classica, che ho studiato per anni al conservatorio, al rock che ho suonato in varie band durante gli anni della scuola, per poi arrivare al cantautorato italiano. Per citare qualche nome perciò, in linea con quanto detto, potrei dire Chopin, i Queen, Ivan Graziani e Antonello Venditti.

Tre aggettivi per definire la tua musica.
Autentica, coerente, riflessiva.

Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Il messaggio che vorrei comunicare con questa mia canzone è quello di interrogarsi su quanto il passare del tempo possa cambiarci: le differenze tra la Federica di ieri rispetto a quella di oggi, sono le differenze, i cambiamenti che interessano tutti noi, possiamo decidere se accettarli oppure no.

Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Da cantautore/medico quale sono posso dire che per me una canzone è come un farmaco: deve far star bene chi l'ascolta.