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"Guardare il mostro" è il nuovo singolo del cantautore romano Bucossi, artista di particolare sensibilità che sta sfornando molti singoli nell'ultimo periodo (da riascoltare anche "Gli dei non sanno", ultima uscita molto recente). Gli abbiamo rivolto qualche domanda.
Ciao Bucossi, come mai un singolo a così poca distanza dal precedente?
Ciao, grazie della domanda! In realtà sto semplicemente facendo uscire il mio disco un pezzo alla volta per dare un minimo di attenzione a tutte le canzoni, dato che hanno tutte la dignità di singoli. L'unico vantaggio di questo nuovo mercato è che non ha piú senso fare pezzi "riempitivo".
C'è un momento specifico o una situazione nella tua vita che ha ispirato il testo di questo singolo?
Ciò che mi ha ispirato questa canzone è la consapevolezza che arriva a un certo punto dell'esistenza quando le cose piú care che hai nella vita iniziano a sparire e queste mancanze inquinano anche il piacere degli eventi belli che non sono piú cosí spensierati come un tempo.
Cosa rappresenta il finale strumentale e quale emozione vuoi trasmettere agli ascoltatori?
C'è una sorta di lamento in falsetto sullo sfondo se lo ascolti con attenzione. Forse avrei preferito un finale ancora piú pesante come uno sfogo liberatorio.
In che modo la tua esperienza di vita a Roma si riflette nella tua musica e nelle tue liriche?
Roma è casa mia. Ci sono nato e vissuto senza interruzioni. Ci sono tanti avvenimenti della storia recente di questa città che ho visto da vicino. Detto ciò sicuramente la possibilità di aver incontrato e conosciuto tanta gente interessante e ispiratrice mi ha sicuramente influenzato.
Possiamo vederti dal vivo prossimamente?
Per ora non ho in programma concerti. Ma le cose potrebbero cambiare rapidamente e se vi fa piacere vi informerò volentieri!
