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Ambradea ci racconta il nuovo singolo e video "Libera"

 

"Libera" è il nuovo singolo e video di Ambradea, ultimo estratto da "EsSENZA", disco che sta riservando ottime soddisfazioni all'artista romana. Le abbiamo rivolto qualche domanda.
 
Ciao Ambradea, in che modo "Libera" riflette la tua crescita personale e artistica?
Direi che trovo un grande legame nel testo di Libera, che riflette la mia crescita artistica. Ho sempre vissuto la musica come una grande compagna di vita ma ci ho messo molto tempo a farne un mio mezzo di comunicazione a tutti gli effetti. Non mi sento mai una persona arrivata ma cerco sempre di arricchire il mio bagaglio lungo la strada. Tutto ciò mi ha portata a convincermi di essere capace di decodificare i miei sentimenti, la mia storia, in musica. Mi ha permesso di “liberare” tutto ciò che mi impediva di credere in ciò che avevo voglia di raccontare.
 
Quindi direi che libera è un risveglio, è una nuova consapevolezza rispetto a tutto ciò che, sia per paure recondite, sia per una mia naturale inclinazione alla riservatezza, mi ha per lungo tempo impedito di esprimermi. Come ho già detto in precedenza, Libera è un effettivo risveglio da un coma emotivo.
 
È questa la canzone a cui sei più legata, nell’ambito del tuo nuovo album “EsSENZA”?
Libera è sicuramente una delle canzoni alle quali sono più legata, sia per ciò di cui parlo nel testo, sia perché è stata una delle prime canzoni che ho scritto, mentre iniziavo questo viaggio dentro me stessa.
 
Mi ricordo che, appena abbiamo finito di creare la prima bozza, insieme a Maddalena Conni e Nicola Faimali che ne hanno curato l’arrangiamento, me la sarò ascoltata all’infinito viaggiando di fantasia ed immaginandomi a piedi scalzi sulla spiaggia, danzando sulle note di Libera.
 
È stata una bellissima boccata d’aria ed era proprio ciò che volevo uscisse attraverso questo brano. C’è la leggerezza di poter lasciare andare, la consapevolezza di una nuova linfa che scorre nelle vene e la proiezione verso un nuovo futuro.
 
Quali elementi del brano riflettono la tua personale idea di libertà?
Ho scelto elementi come le onde, simbolo di continuo cambiamento ed evoluzione, ma anche di perseveranza.
 
Le onde plasmano le coste, plasmano gli scogli, sono sempre una diversa dall’altra e si lasciano andare al loro destino. La libertà per me prima di tutto è nella testa, nel modo in cui pensiamo, nel modo in cui facciamo le nostre scelte ma, anche quando non abbiamo scelta, nessuno può toglierci la libertà della nostra visione. Questo brano l’ho scritto perché troppo spesso mi sono lasciata condizionare da eventi esterni con i quali, nel tempo, mi sono resa conto di non avere nulla a che fare, mi sono legata a persone che non accompagnavano le mie idee ma, per la paura di esprimermi, ho lasciato sopiti i miei pensieri. Questo brano è un invito a lasciarsi andare e a farsi scivolare addosso le cose che non sono importanti.
 
Che tipo di atmosfera avete voluto creare nel video musicale?
Riprendendo sempre il concetto delle onde del mare, mi era venuta questa idea di sovrappormi al movimento delle onde. Perciò abbiamo voluto usare la tecnica del chroma key inserendo i movimenti dell’acqua in sovrapposizione con il soggetto, me stessa. In questo modo si è creata un’illusione nella quale, dentro il mio petto, si vede il mare. Il videoclip e molto minimal e ritrae me stessa mentre danzo a tempo con la musica e, contemporaneamente, queste onde, incastonate in un cuore, si muovono, come suggerisce il testo stesso.
 
L’atmosfera che ho voluto ricreare è una sorta di “momento con se stessi” nel quale ci si libera mentalmente da tutti i condizionamenti esterni e, come in una danza, ci si lascia trasportare. È un vero e proprio orgasmo spirituale, in cui le onde del mare ne simboleggiano il fermento e la strada verso la liberazione.
 
Quali sono le tue aspettative per il concerto di presentazione del disco?
Sarà il debutto live di EsSENZA e sono veramente molto carica di emozioni per molti motivi. Uno tra tutti è che finalmente vedo realizzarsi i frutti di un intenso anno di lavoro, nel quale ho messo tutta me stessa. Non vedo l’ora di salire sul palco ed immergermi nel viaggio, dopo averlo immaginato infinite volte nella mia testa. Ho intenzione di creare uno spettacolo immersivo, come sono spesso i miei concerti, nel quale coinvolgere più sensi possibile. Lo strutturerò come uno spettacolo teatrale, dato il mio background, nel quale farò anche qualche piccolo monologo per poter raccontare ancora meglio i miei brani, ed inserirò qualche cover in linea con il disco. Detto ciò, non amo farmi aspettative, preferisco andare con il flusso e lasciarmi guidare dall’energia che troverò la sera stessa.