"Fragili" è l'ultimo lavoro dei May Gray, band bolognese che canta in italiano un rock ruvido ma non privo di melodia. Abbiamo rivolto loro qualche domanda.
Quali sono state le principali sfide nella realizzazione di "Fragili"?
Credo che il tassello fondamentale sia il mixaggio perchè plasma e definisce quello che sarà il sound finale che poi caratterizza il disco. Riuscire a raggiungere l’obiettivo mentale che si ha a inizio percorso è sempre un’ardua sfida e porta a confronti e compromessi inevitabili.
Qual è il vostro brano preferito dell'album e perché?
Credo che “(Ho rotto le) Catene”, il primo singolo uscito, rappresenti sia musicalmente che concettualmente i May Gray di “Fragili”. Si tratta di un brano roccioso, nervoso, immediato che ti urla in faccia la rabbia espressa dal testo: ci siamo, siamo qui, restiamo uniti!
Ci raccontate come sviluppate le idee per le canzoni?
Dal punto di vista creativo, in genere, parte tutto da me (Paolo). Ho file e file di garageband pieni zeppi di idee e riff che riempiono il mio mac e che spesso riascolto e rielaboro. Tutto parte da una mia idea musicale a cui cerco di dare un vestito, seppur dozzinale; in seguito la condivido con Sanny e Dave, rispettivamente chitarra e batteria, che senza bisogno di troppe indicazioni, contribuiscono ad arricchire e ad arrangiare in base al loro stile.
Per quanto riguarda i testi, è da un po’ di anni che collaboro con Sara, la mia ragazza, dotata di una sensibilità e un orecchio unici.
Quali sono le influenze musicali di ciascun membro?
Uno dei nostri più grandi mentori è Dave Grohl, soprattutto la motivazione e l’energia sprigionate nell’arco della sua carriera, ma le ispirazioni sono tantissime, di certo non amiamo limitarci ad un genere univoco. Potremmo definirci una band rock con tantissime influenze appartenenti ad ogni singolo membro: Paolo legatissimo al classic rock e al grunge, Sanny più a sonorità brit e Dave a un sound alternative e prog.
Qual è il prossimo passo dopo "Fragili" per i May Gray?
La speranza è sempre quella di suonare live il più possibile e racimolare sempre più seguaci, anzi come li chiamano oggi, followers. Scherzi a parte, il nostro obiettivo è quello di ritagliarci una fetta sempre maggiore nel marasma e caos totale nel panorama musicale italiano, sgomitando e macinando chilometri solo grazie alla nostra musica.