Oggi abbiamo il piacere di conoscere più da vicino Melani, un artista che ha sempre qualcosa di unico da comunicare attraverso le sue canzoni. Cresciuto in un ambiente dove la musica era sempre presente, ha scoperto fin da bambino la passione per il canto e la scrittura. Le sue prime esperienze musicali sono nate in famiglia, ascoltando le grandi band internazionali e i cantautori italiani, per poi trasformarsi in un vero percorso artistico che lo ha portato a lavorare con produttori di talento come Simone Del Freo.
Con uno stile che fonde gioia, riflessione e voglia di far ballare, Melani
ha creato una musica che non solo intrattiene, ma fa anche pensare. Il suo
nuovo singolo, "Vestito rosso", esplora i filtri che
mettiamo nella percezione delle persone a seconda dei nostri freni inibitori,
rendendolo un pezzo di grande introspezione.
In questa intervista, Melani ci parlerà della sua evoluzione artistica, delle sue influenze e delle sue aspirazioni future. Scopriamo insieme il mondo di questo artista e cosa lo spinge a creare musica che colpisce direttamente l’anima del pubblico.
Ciao Melani, benvenuto sulle pagine di Cherry
Press! Raccontaci un po’ di te. Quando ti sei avvicinato alla musica?
Io sono Melani, un artista che ha qualcosa da comunicare al mondo intero attraverso una personale visione. Mi sono avvicinato alla musica da bambino quando mio padre stava sdraiato in salotto ascoltando la musica dall'impianto stereo. In quel periodo sentivo musica di ogni genere dalle grandi band inglesi americane ai grandi cantautori italiani. Successivamente mi misi a cantare dal balcone di casa improvvisando testi e il giorno dopo le anziane del condominio mi chiedevano di ricantarli ma io arrossivo. Anche in chiesa Suor Cristina si complimentava sempre per la mia voce alla fine dei canti religiosi a catechismo. Poi iniziai a scrivere verso i 14 anni e conobbi Lorenzo Maffucci in arte “magiacassette” e iniziai a creare le prime demo ma il nostro cammino si interruppe troppo presto e non sapevo a chi rivolgermi ero spaesato, ma tramite Dado Martino conobbi Simone Del Freo con il quale collaboro tuttora e portai a termine alcune delle demo iniziali e qualche canzone nuova. Alla prima sessione rimasto spiazzato dall'urlo che feci in cabina su Stop Hater.
Quali artisti hanno influenzato maggiormente
il tuo stile?
Sicuramente il mio mentore è Michael Jackson per il tipo di artista che sono anche se ho un'identità mia personale che non si può replicare.
Tre aggettivi per definire la tua musica.
Gioia, riflessione, danza.
Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo
nuovo singolo?
“Vestito rosso” racconta di come percepiamo le persone che abbiamo davanti a seconda dei nostri freni inibitori. A volte percepiamo qualità che non vedremmo mai da sobri.
Adesso è arrivato il momento per porti da
solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto… ma a cui avresti sempre voluto
rispondere.
Perchè a volte non credi abbastanza in te stesso?
Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare
ai lettori di Cherry Press?
State sintonizzati perché voglio creare opere che nessuno si aspetta.
In questa intervista, Melani ci parlerà della sua evoluzione artistica, delle sue influenze e delle sue aspirazioni future. Scopriamo insieme il mondo di questo artista e cosa lo spinge a creare musica che colpisce direttamente l’anima del pubblico.
Io sono Melani, un artista che ha qualcosa da comunicare al mondo intero attraverso una personale visione. Mi sono avvicinato alla musica da bambino quando mio padre stava sdraiato in salotto ascoltando la musica dall'impianto stereo. In quel periodo sentivo musica di ogni genere dalle grandi band inglesi americane ai grandi cantautori italiani. Successivamente mi misi a cantare dal balcone di casa improvvisando testi e il giorno dopo le anziane del condominio mi chiedevano di ricantarli ma io arrossivo. Anche in chiesa Suor Cristina si complimentava sempre per la mia voce alla fine dei canti religiosi a catechismo. Poi iniziai a scrivere verso i 14 anni e conobbi Lorenzo Maffucci in arte “magiacassette” e iniziai a creare le prime demo ma il nostro cammino si interruppe troppo presto e non sapevo a chi rivolgermi ero spaesato, ma tramite Dado Martino conobbi Simone Del Freo con il quale collaboro tuttora e portai a termine alcune delle demo iniziali e qualche canzone nuova. Alla prima sessione rimasto spiazzato dall'urlo che feci in cabina su Stop Hater.
Sicuramente il mio mentore è Michael Jackson per il tipo di artista che sono anche se ho un'identità mia personale che non si può replicare.
Gioia, riflessione, danza.
“Vestito rosso” racconta di come percepiamo le persone che abbiamo davanti a seconda dei nostri freni inibitori. A volte percepiamo qualità che non vedremmo mai da sobri.
Perchè a volte non credi abbastanza in te stesso?
State sintonizzati perché voglio creare opere che nessuno si aspetta.