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Manaus e la sfida di scardinare i ritmi alienanti della società moderna


"Manaus" è un debutto intenso e concettualmente ambizioso, in cui la band si immerge nei temi dell’alienazione e delle disconnessioni che affliggono l’individuo moderno. La loro opera si pone come un viaggio emotivo e introspettivo alla ricerca di nuovi valori, in contrasto con le pressioni e i ritmi opprimenti della società consumistica e capitalistica. Il risultato è un album che invita a liberarsi da questi vincoli per trovare un contatto autentico con sé stessi e con il mondo.

Le canzoni di Manaus sembrano nascere da una necessità profonda di esorcizzare sensazioni di disagio e pesantezza. I testi, come lo sguardo della band, partono dall’interiorità per esplorare l’esterno, affrontando temi difficili come l’estraniamento e la ricerca di senso. La musica si intreccia con queste parole, alternando momenti di grande intensità a passaggi rarefatti e onirici, sostenuti da una base ritmica che sa essere sia martellante che rilassante. Quest'alternanza di atmosfere e sonorità trasforma l’ascolto in un’esperienza densa di pathos e tridimensionalità, dove ogni traccia diventa un passo in avanti lungo il percorso di consapevolezza e catarsi.

Manaus, con il suo album d’esordio, si afferma come una band che va oltre i generi musicali, cercando di comunicare un messaggio di riflessione e ribellione contro le strutture che condizionano la nostra vita. Il lavoro si distingue per la sua onestà e per il coraggio di affrontare l’alienazione contemporanea, trasformandola in un’opportunità per una nuova visione del mondo e del sé.

Benvenuti su Cherry Press! Cosa vi ha portato ad avvicinarvi alla musica e quali sono stati i primi passi di questo viaggio artistico come band?
Vi ringraziamo per darci modo di parlare del nostro progetto. Direi che prima di tutto siamo da sempre ascoltatori voraci, amiamo la musica a tutto tondo, ciò che ci interessa non sono i vari generi in quanto tali ma ciò che una band, di qualsiasi tipo, può e sa esprimere. Quindi la grande passione per questa espressione artistica, la curiosità. Manaus nasce dalle ceneri di un progetto precedente chiamato VoodooPank, da esso riprende l’attitudine alternative punk, eredità poi sviluppata e contaminata da tante altre influenze assimilate, come detto sopra, dai nostri ascolti.

Potete raccontarci come prendono vita le vostre canzoni? Da dove nascono le idee e come le trasformate in musica insieme?
Quando scriviamo musica lo facciamo per pura esigenza personale, per esorcizzare sensazioni scomode. Nella fase di scrittura inizialmente non facciamo molto caso alla “forma” ma alla sostanza, ciò che viene fuori deve essere coerente con la sensazione che si voleva esplicare. In secondo momento cerchiamo di dare al pezzo una forma canzone, se pensiamo ce ne sia bisogno. Ricerca interiore, autoanalisi, in pratica ciò che cerchiamo di fare è focalizzare un’emozione, una sensazione e cercare di portarla in musica. I nostri testi parlano di alienazione e trattare ciò non è stata una scelta ma una necessità, il bisogno profondo di esorcizzare quel senso di disagio, di pesantezza che ci portiamo dentro. L’assuefazione ai ritmi capitalistici gioca brutti scherzi, spersonalizza, preme, schiaccia. Raggiunta la consapevolezza di questo ognuno trova la sua strada per sfuggirvi, la nostra è fare musica.

Il vostro nuovo album omonimo rappresenta un traguardo importante. Potreste condividere il percorso che vi ha portato alla sua creazione e raccontare se ci sono state esperienze particolari che vi hanno ispirato?
Come descritto sopra ciò che ci spinge a fare musica ed in ultimo proporla in formato album è la profonda passione per quest’arte e la necessità che ci spinge, per mezzo di essa, ad esternare le nostre sensazioni. Dare vita ad un album è cosa complessa, bisogna curare molti aspetti, oltre alla musica ci sono le grafiche, la produzione, la promozione: oltre che una grande soddisfazione è anche una bella faticata! A proposito del lavoro grafico che si è sviluppato di pari passo alla creazione dell’album vorrei spendere altre due parole: L’ideatore è un nostro caro amico con il quale in passato abbiamo condiviso un altro progetto musicale. Diciamo che collaborare con una persona molto creativa e che ci conosce molto bene ha dato, secondo noi, buoni risultati. La nostra musica è piena di riferimenti a simbologia ancestrale, porte, passaggi, altri mondi. Crediamo che le grafiche sintetizzano efficacemente questo immaginario.

Esiste un filo conduttore che lega le tracce del disco?
Manaus è un concept album che tratta il tema dell’alienazione, ogni traccia a suo modo fa i conti con le sensazioni che tale condizione suscita. Quindi si, c’è un filo rosso che attraversa l’album dall’inizio alla fine, sta poi all’ascoltatore decifrare attraverso la propria sensibilità ciò che testi e musica suggeriscono.

Grazie mille per il tempo e la disponibilità! Prima di salutarci, vi lasciamo uno spazio per condividere un messaggio per i lettori di Cherry Press: c’è qualcosa che vorreste dire loro?
Grazie mille a voi di Cherry Press e a tutti i lettori che vorranno scoprire qualcosa di più su Manaus. Se siete curiosi potete trovarci su instagram a manaus_band, sulla nostra pagina troverete un link in bio dove potete farvi un’idea di tutto quanto riguarda il nostro progetto. Da lì potrete accedere facilmente a facebook, bandcamp,youtube ecc. Poi ancora, vista la difficoltà di questi tempi a suonare live (come saprete  tanti locali hanno chiuso causa covid e non solo purtroppo...), se tra i lettori c’è qualche gestore di club o organizzatore di eventi non esitate a contattarci! wearemanaus@gmail.com