Le sue influenze spaziano dal pop all’R&B, dal jazz al reggae, creando una miscela fresca e personale che riflette la sua visione musicale. “Yena” è un invito a non colpevolizzarsi quando si sceglie di allontanarsi da ciò che non ci fa stare bene, un messaggio che arriva dritto al cuore.
Njka si presenta così: autentica, variopinta e piena di entusiasmo, pronta a conquistare il pubblico con la sua musica.
Ciao Njka, benvenuta sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po’ di te. Come è iniziato il tuo percorso musicale?
Il mio percorso musicale inizia ufficialmente all'età di 9 anni,quando ho iniziato a prendere le mie prime lezioni di canto affiancate a quelle del pianoforte, sul quale mi sono concentrata maggiormente per un periodo. Ho frequentato il 'Piccolo coro del teatro A. Rendano' per diversi anni, facendo esperienze davvero formative ed interessanti ma a partire dai 16 anni ho deciso di concentrarmi sulla mia attività solistica per lavorare alla scrittura dei miei pezzi e mettere a fuoco la mia identità. Ho preso il diploma al liceo musicale nel 2023 e adesso frequento il terzo anno del corso accademico di canto pop/rock al conservatorio di Cosenza, grazie al quale ho avuto anche l'opportunità di seguire il corso per interpreti all'accademia di Mogol.
Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Sono cresciuta ascoltando prevalentemente artisti stranieri come Rihanna, Twenty One Pilots, Christina Aguilera, Black Eyed Peas,Stevie Wonder... Mi piacciono molto il pop e il jazz ma anche il reggae,la musica brasiliana, l'hip hop, l'R&B... credo che tutti mi influenzino in qualche modo, anche inconsciamente.
Tre aggettivi per definire la tua musica.
Definire la mia musica in questo momento sarebbe un po azzardato ma in futuro mi piacerebbe che fosse:Fresca,Variopinta,Autentica.
Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo, “Yena”?
Il messaggio che vorrei trasmettere è quello di non colpevolizzarsi quando si ha la necessità di "staccare" da qualcosa o da qualcuno, anche se il pensiero che possa stare male a causa nostra è difficile da accettare. Essere onesti con se stessi è spesso la via per stare meglio, anche se questo può avere delle conseguenze per un’altra persona.
Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Fate sempre ciò che sentite di fare.