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Un viaggio tra jazz, soul e cantautorato contemporaneo: alla scoperta della musica di Arianna Chiara


Dalle prime note cantate da bambina ai brani scritti con passione e autenticità: Arianna Chiara è una giovane artista che porta nella sua musica il frutto di anni di studio e di un percorso personale ricco di influenze. Il suo nuovo singolo, Come Quando Fuori Piove, è una riflessione in musica, capace di unire testi profondi a un sound ballabile e coinvolgente.

Ciao Arianna, benvenuta sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po’ di te. Quando ti sei avvicinata alla musica?
Ciao, e grazie! Dunque, credo che la musica sia da sempre una costante nella mia vita, devo dire che non ho ricordi di un momento specifico in cui l’abbia “scoperta”, ma da quando ero piccolina ricordo che amavo cantare, e ascoltare la musica in radio o nei CD, durante i viaggi in macchina. Appena mi fu possibile iniziai a partecipare a piccoli cori e ricordo che durante le ore di scuola il momento che aspettavo con più trepidazione era l’ora di musica. Il grande amore è scoppiato poi ad undici anni, quando mi sono iscritta al corso di canto moderno di una scuola di musica della mia città, dove ho cominciato a scoprire la teoria musicale, i cantanti che mi ispiravano, i generi che mi piacevano, e soprattutto a studiare, con tecnica e costanza, canzoni che mi entravano nel cuore… Da quel momento non ho più smesso di studiare musica: mi sono iscritta al liceo musicale, dove ho continuato nello studio del canto e ho iniziato a muovere i primi accordi su pianoforte e chitarra, e dopo il liceo ho intrapreso insieme all’università il triennio di canto jazz, genere di cui ho sviluppato una vera passione crescendo, negli anni. Quello per la musica per me è stato un amore che si è evoluto studiando, approfondendo, e restando curiosa e pronta ad “assorbire” tutto ciò che poteva donarmi. Credo che sia un’arte che permette di conoscere tante persone, tante storie, arricchendoti giorno per giorno di qualcosa di nuovo, e personalmente non smette mai di stupirmi.

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Sono tantissimi gli artisti da cui prendo spunto e che mi ispirano nella mia musica, e sento di essere cresciuta con alcuni di loro. La mia prima “illuminazione” è stata con Amy Winehouse, mi ha sempre colpito la sua voce, il suo stile e il modo unico che aveva per interpretare i suoi brani, e la grandissima passione e verità che metteva in ogni performance: soprattutto il sound, di cui allora non comprendevo fino in fondo le radici, mi intrigava. Poi è arrivata Ella Fitzgerald e Norah Jones, che mi hanno fatto scoprire il jazz, e Tosca, che credo sia una delle più belle voci contemporanee. Ad oggi sento di essere influenzata dalla scena soul/RnB internazionale, artiste come Celeste, Yebba, Raye, nella ricerca del mio sound. Ma resta centrale per me la scena cantautorale italiana di oggi, con i testi di Cesare Cremonini nel pop e Calcutta nell’indie, che sono di grandissima ispirazione per me. Ultimamente mi sono avvicinata alla musica di Joan Thiele, che mi sta dando nuove idee e spunti nella scrittura. 

Tre aggettivi per definire la tua musica.
Definirei la mia musica come una crescita, anche se non è un aggettivo, perchè ogni pezzo che scrivo è un tassellino che si aggiunge alla mia storia, e in qualche modo sento che rispecchia le evoluzioni di ciò che sento dentro di me, e per questo, tramite ogni canzone, cambia anche il modo che ho di esprimermi, il sound e i temi... La definirei sincera, perchè non c’è nulla di “costruito” o pensato “a tavolino”, ma è frutto di una ricerca personale, e rispecchia completamente ciò che sono e ciò che mi piace. E in ultimo la definirei contemporanea, perchè pur attingendo al mondo del jazz e ad una dimensione musicale a tratti “vintage” che amo, cerco di sviluppare il mio sound tramite elementi moderni e attuali.

Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Mi piacerebbe che “Come Quando Fuori Piove” parlasse a tutte quelle persone che ogni tanto si sentono un po’ “fuori fuoco” in questo mondo che sembra diventare sempre più frenetico e caotico. Questa sensazione può essere rivalutata in positivo, una volta che la si prende come occasione per smettere di guardare intorno a sè, e cominciare a guardare meglio dentro di sè, per riuscire a prendere la mira su chi si è veramente, su cosa si vuole raggiungere e in che direzione si vuole andare. Pensare, come dico nel brano, che non servono “feste, cene e cliché”, ovvero le cose superficiali, ma solo un momento per guardare fuori dalla finestra, soffermarsi sulla pioggia e vedere come tutto possa scorrere meglio più lentamente, se ci si concentra sulle cose semplici e vere. Il tutto però nel brano si esprime con un groove ritmato e ballabile, quindi vorrei che infondesse anche tante good vibes!

Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto… ma a cui avresti sempre voluto rispondere. 
Wow, richiesta tosta! Probabilmente adorerei sentirmi chiedere “Che belva si sente?”: significherebbe a quel punto che sono famosa e sono invitata da Francesca Fagnani, che è una giornalista che stimo moltissimo e adoro il suo programma... io nella speranza comincio a pensare a cosa risponderei! 

Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Saluto tutti i lettori di Cherry Press, continuate ad ascoltare “Come Quando Fuori Piove” e a farmi sapere cosa ne pensate, a voi capita mai di sentirvi “fuori fuoco”? Potete seguirmi e scrivermi sui miei social, e ascoltarmi su tutti i digital stores per rimanere aggiornati sulla mia musica, prometto tante novità e cose belle in arrivo! Sarà scontato, ma vorrei dirvi di seguire sempre le vostre passioni con entusiasmo e intraprendenza, coltivando e dedicandovi a ciò che vi fa stare bene… credo sia proprio questo il segreto per essere felici.