Leria, con il suo ultimo
singolo "Oltre te", ci conduce attraverso un viaggio emotivo intenso
che esplora la fine di un amore che sembrava perfetto. Il brano, caratterizzato
da un ritmo incalzante che riflette le montagne russe emotive della protagonista,
descrive come l'amore luminoso e gioioso possa trasformarsi in una catena
soffocante e distruttiva. Leria racconta con sincerità il passaggio dal dolore
e dai ricordi di felicità alla liberazione e alla ricerca di sé stessa. Con una
voce che cattura l'essenza delle emozioni contrastanti, "Oltre te" è
un inno alla crescita personale e alla forza interiore che nasce dalla
sofferenza.
Ciao Leria, benvenuta sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po’ di te. Quando ti sei avvicinata alla musica?
Ciao, grazie per l’accoglienza! Ho iniziato a cantare da piccolissima, nel coro della chiesa e nelle recite della scuola. La musica mi è sempre piaciuta, ma non avevo idea che un giorno sarebbe diventata la mia ragione di vita. Quando me ne sono resa conto avevo 11 anni. Partecipai a uno spettacolo organizzato dalla mia scuola media. Preparai “Cinque giorni” di Michele Zarrillo, la studiai insieme a mio nonno, che era un cantante. Fu lui ad accorgersi delle mie capacità canore. Da allora mi sono dedicata alla musica costantemente e la prima canzone l’ho scritta proprio per il nonno, quando se n’è andato. Avevo 14 anni.
Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Ascolto un po’ di tutto, quindi credo che l’influenza arrivi da un mix di artisti, anche se prediligo il genere pop. Se dovessi fare il nome di una cantautrice che ammiro moltissimo e a cui forse un po’ mi ispiro, direi Elisa.
Tre aggettivi per definire la tua musica.
Riflessiva, resiliente, speranzosa.
Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
La fine di una relazione porta dolore, soprattutto se si era trasformata in qualcosa di soffocante e distruttivo, ma è anche l’occasione per esplorare se stessi, per crescere e capire di cosa abbiamo davvero bisogno. È importante trovare il coraggio di tirarsi fuori da una situazione nociva, con la consapevolezza che meritiamo e possiamo avere di meglio.
Adesso è arrivato il momento per porti da sola una domanda che nessuno ti ha mai fatto… ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
Nessuno mi ha mai chiesto “dove trovi il coraggio di continuare a sognare quando tutto va male?”. Risponderei che i sogni a volte sono tutto ciò che abbiamo per tornare a vivere, proprio quando tutto va storto. Io, per esempio, se non avessi avuto i miei sogni, avrei smesso di vivere da un pezzo.
Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Anche quando sembra impossibile tornare ad amare, voi continuate a farlo. Amate prima voi stessi, capite cosa è giusto per voi e cosa vi fa stare davvero bene. Poi amate la vita.
