Dopo l’esordio con Cuore, MAIA torna con “Grande”, un brano synthwave che denuncia l’omologazione del pensiero contemporaneo.
«Se negli anni ’90 la pecora nera incarnava l’anticonformismo, oggi sembra quasi che pensare con la propria testa sia considerato un limite mentale» – spiega l’autrice del progetto.
Il testo si concentra sull’ironia amara di un refrain che tutti conosciamo: «...lo dice la televisione».
Composto interamente dall’autrice e arrangiato con SUNO (ma non solo), Grande fonde atmosfere synthwave retrò con liriche taglienti e attuali.
Il cameo inaspettato
Il progetto MAIA parte dall’assunto che l’AI sia soltanto un tool a servizio della creatività umana. A riprova di questo, Grande vede anche la partecipazione di Vincenzo Salvia, producer di riferimento della scena synthwave.
«Ci siamo conosciuti per caso sui social: lui mi ha fatto ascoltare alcuni suoi brani, io i miei, e mi ha dato pareri preziosi. Per Grande, mi ha mandato alcune tracce e consigli di mixing. È stato un bello scambio. Le collaborazioni per me sono linfa vitale e spero ne arrivino molte altre!», racconta l’autrice.
Infatti… nel video l’artista Jesbek
La release sarà accompagnata da un videoclip concettuale in collaborazione con Jesbek (Alessandro Gioia), artista che intreccia collage, manga e fotografia con atmosfere orientali e vibrazioni cyberpunk. I suoi lavori, già esposti tra Milano e Lisbona, diventano per la prima volta animazioni, dando vita a un racconto visivo surreale dove arte e tecnologia si fondono.
“Appena ho visto i suoi lavori” afferma l’autrice “mi sono detta: li voglio nel videoclip, sono perfetti!”
Diverso dal precedente “Cuore”, il nuovo videoclip non si limita a raccontare, ma diventa un’esperienza immersiva che amplifica il contrasto tra conformismo e libertà di pensiero.
Il contesto di MAIA
MAIA (Music Artificial Intelligence Artist) è l’unico progetto musicale AI italiano interamente guidato da una donna, che scrive, compone e dirige ogni fase creativa.
Dopo Cuore, apprezzato per la sua lucidità poetica e il tono sobrio lontano dai cliché dell’AI, con Grande MAIA consolida la sua voce come coscienza laterale: capace di dire ciò che molti pensano ma pochi osano esprimere.