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Leonardo di carta in carta: la costruzione del mito tra Ottocento e Novecento


Come è nato e si è consolidato il mito di Leonardo nel corso dell’Ottocento in Italia e in Europa?
Qual è stato l’impatto nel mondo intellettuale europeo dopo il trasferimento, voluto da Napoleone nel 1796, dei codici vinciani della Biblioteca Ambrosiana in Francia? Come si è trasmutato il “genio” di Leonardo, trasfigurandosi da pittore e disegnatore toscano a perfetto simbolo universale del Rinascimento, sintesi “divina” di arti e scienza? Sollecitata da questi interrogativi e da altre problematiche che ruotano intorno alla creazione del Mito di Leonardo, la Biblioteca Nazionale Centrale fiorentina ha organizzato la mostra “Leonardo di carta in carta. La costruzione del Mito tra Ottocento e Novecento”.

L’esposizione, aperta dal prossimo 5 dicembre al 14 marzo 2020 in Sala Dante e nel corridoio attiguo, nell’ambito delle celebrazioni per i cinquecento anni della morte di Leonardo, ripercorre le tappe più significative, e intriganti, nella costruzione del Mito con le sue ripercussioni su più livelli, da quello storico-politico alla divulgazione scolastica e popolare, dalla riflessione psicoanalitica freudiana fino alla dissacrazione operata dalle avanguardie surrealiste.

Il Mito di Leonardo è scandagliato attraverso circa centodieci documenti di varia tipologia, prevalentemente iconografica: libri a stampa, manoscritti, carteggi, incisioni, periodici ma anche fotografie, francobolli, piccoli calendari, cartoline illustrate e figurine, provenienti dalle raccolte storiche della biblioteca e da prestiti importanti. Articolata in otto sezioni, l’esposizione copre un arco temporale che va dalla fine del Settecento fino al 1939, anno della grandiosa “Mostra di Leonardo da Vinci e delle invenzioni italiane” di Milano che rappresentò il culmine dell’idealizzazione e la ricomposizione dei molteplici aspetti di Leonardo, assurto a simbolo del genio italico: pittore, anatomista, architetto, scienziato, inventore di macchine, fisico, ottico, ingegnere.

Tra gli enti prestatori: Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi, la Galleria d’Arte moderna di Palazzo Pitti, numerose biblioteche quali la Riccardiana, la Marucelliana e la biblioteca delle Scienze Tecnologiche di Architettura di Firenze, l’Estense Universitaria di Modena, la Forteguerriana di Pistoia, la “Giorgio Garzelli” di Livorno (della CCIA, Camera di Commercio Industria Artigianato), il Museo Galileo, l’ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) di Roma, la Fondazione Rossana e Carlo Pedretti e collezioni private.

Sezioni della mostra:

1 – Il Cenacolo
2 – L’Accademia, il Trattato della pittura
3 – Il genio illustrato. La biografia di Leonardo fra storia e mito
4 – Leonardo e gli scienziati italiani
5 – Leonardo tra Decadentismo e Simbolismo
6 – Leonardo prêt à porter. La divulgazione del mito
7 – La maschera del mito. Il volto di Leonardo tra Settecento e Novecento
8 – Leonardo e il Novecento. Dai  futuristi alle  mostre leonardesche

La mostra è curata da Silvia Alessandri (BNCF), Matteo Ceriana e Simona Mammana (BNCF).
Il Comitato scientifico della mostra, presieduto da Luca Bellingeri (direttore BNCF), è composto da Fausto Barbagli, Matteo Ceriana, Davide Colombo, Federico Tognoni, Adolfo Tura, Francesca Valli, Carlo Vecce e, per la BNCF, Silvia Alessandri e Simona Mammana.

Informazioni Evento:
Data Fine: 14 marzo 2020
Costo del biglietto: gratuito
Prenotazione:Nessuna
Luogo: Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Orario: dal lunedì al venerdì ore 10-18 (ultimo ingresso alle 17,30). sabato ore 10-13 (ultimo ingresso alle 12,30).
Telefono: 055.24919280; 055.24919267