“Chiedo alla Rai e a tutte le tv e radio di sostenere “L’Italia Chiamò”, la maratona solidale per la Protezione Civile in onda domani fino alle 24 sul canale YouTube del Mibact. Il segnale è libero e si possono aprire finestre tutto il giorno nelle diverse trasmissioni televisive e radiofoniche”. Questo l’appello lanciato dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, nell’ambito della campagna #iorestoacasa.
Il MiBACT ha aderito a “L’Italia Chiamò”, la campagna nata spontaneamente sulla rete che vede molti artisti, giornalisti musei e istituzioni culturali impegnati in un grande evento finalizzato alla raccolta fondi per la Protezione civile.
Il canale YouTube del MiBACT (https://www.youtube.com/user/MiBACT) ospiterà domani venerdì 13 marzo la prima maratona di 18 ore che si terrà dalle 6 del mattino fino a mezzanotte. Grazie a oltre 100 protagonisti del mondo dell’informazione, della cultura, della musica e dello spettacolo si potrà assistere alla messa in scena di momenti di festival culturali, produzioni teatrali, concerti e mostre sospese o cancellate: performance, interviste, canzoni e poesie, tutte in streaming dalle case degli artisti.
Nel palinsesto saranno presenti anche video prodotti dai luoghi della cultura del Ministero per raccontare la vita in questi giorni al museo, nelle biblioteche, negli archivi, le attività in corso e le tante iniziative sui canali digitali.
La rete dei musei autonomi statali si è immediatamente attivata per permettere al pubblico di godere del proprio patrimonio culturale attraverso i social network e la rete. Moltissimi luoghi della cultura stanno contribuendo con immagini, visite virtuali, video in cui i direttori illustrano le opere che custodiscono. Questi sforzi, favoriti, promossi e coordinati dal MiBACT, stanno aiutando le persone a avvicinarsi alla cultura o a mantenersi in contatto con il proprio patrimonio culturale. Un primo, importante passo di un nuovo approccio digitale alla valorizzazione dei musei che rimarrà anche al cessare dell’emergenza coronavirus.