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Ricostruire l’Europa dopo COVID-19


Il 16 aprile, nel corso di un dibattito con il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, gli eurodeputati hanno rimarcato la necessità di maggiore solidarietà e l’urgenza di soluzioni ambiziose per superare l’emergenza del coronavirus e le sue conseguenze economiche.

Nel discorso d’apertura della sessione plenaria, il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha detto: “Da questa crisi noi vogliamo uscire più forti, più robusti, più in grado di affrontare domani le sfide che il mondo globale ci presenterà.” Ha poi aggiunto: “Sarà della massima importanza coordinare l’eliminazione graduale delle misure di contenimento e la via d’uscita dalla crisi (...) per evitare effetti di ritorno che potrebbero essere devastanti.”

Gli eurodeputati hanno in larga parte accolto con favore le proposte annunciate dalla presidente von der Leyen per assicurare investimenti in grado di creare un’economia più forte, verde e digitale. La presidente ha sottolineato il ruolo cruciale del bilancio a lungo termine dell’UE, descrivendolo come e ha parlato della necessità di un nuovo piano Marshall in riferimento al programma che aiutò la ricostruzione dell’economia dei paesi europei dopo la seconda guerra mondiale.

Nel suo intervento il presidente Michel ha detto che “talvolta è necessaria una crisi per unire le persone” e ha esortato a un’azione comune a livello europeo contro l’emergenza.

Parlando a nome del Partito popolare europeo (PPE) il deputato Esteban González Pons ha sottolineato l’importanza del ruolo del Parlamento nella crisi: “Mentre l’epidemia continua a diffondersi, il Parlamento non può chiudere. Il Parlamento europeo è essenziale durante la pandemia. Questo è un periodo straordinario per i governi e il Parlamento è l’ospedale della democrazia.” Il deputato spagnolo ha messo in evidenza gli errori commessi nella fase iniziale della risposta alla crisi: “Avremmo dovuto agire prima, avremmo potuto agire con più decisione, di fatto avremmo potuto agire insieme,” ma ha aggiunto che “l’Unione europea è la grande speranza a cui milioni di spagnoli stanno guardando.”

Molti degli interventi dei presenti in Aula o dei deputati connessi da remoto hanno ricordato la crucialità del momento. “Le decisioni che prendiamo adesso determineranno il futuro dell’Europa: se l’Europa ne uscirà più forte o se i cittadini perderanno fiducia nel progetto europeo,” ha detto la deputata Iratxe García Pérez dei Socialisti e democratici (S&D). “Più sono decisive le nostre azioni adesso, meno drammatico sarà l’impatto economico della crisi domani e prima saremo in grado di tornare alla normalità,” ha aggiunto.

“Questo momento difficile mette alla prova tutti,” ha detto Dacian Cioloș (Renew Europe), chiedendo solidarietà e cooperazione nella gestione della crisi sanitaria. Il deputato ha sottolineato il bisogno di un piano Marshall per l’Europa, la necessità di una strategia digitale e per il Green Deal e l’“ambizione di metterla in atto.”

Marco Campomenosi di Identità e democrazia (ID) ha parlato della frustrazione delle persone che stanno affrontando la crisi da sole e che vogliono tornare a lavorare. Il deputato italiano ha ricordato che l’UE aveva visto un rallentamento della crescita ancor prima della crisi attuale. Ha concluso chiedendo una revisione delle regole dell’UE per rafforzare l’economia e garantire maggiore autonomia produttiva agli stati membri.

“La globalizzazione e l’ostinazione ad avere sempre di più non sono sempre la soluzione, ma si ottengono a scapito della forza e della capacità di gestire situazioni drammatiche” ha detto Philippe Lamberts (Verdi/Alleanza libera europea). Il deputato belga ha chiesto di rivedere il modo in cui la società funziona e ha esortato ad adottare un “nuovo modo di vivere, produrre, muoversi, viaggiare.”

“Dobbiamo dire con assoluta chiarezza che l’Europa è giunta in modo impreparato al ruolo di coordinamento che avrebbe dovuto svolgere” nella crisi, ha detto Raffaele Fitto. Il deputato dei Conservatori e riformisti europei ha anche esortato l’Europa a mettere in campo misure che sostengano i settori più colpiti come il turismo, il trasporto e l’agricoltura, a eliminare gli intralci burocratici e rivedere il bilancio dell’UE.

La deputata francese Manon Aubry (Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica) ha accusato le misure di austerità attuate nel corso dell’ultimo decennio di aver colpito l’efficienza del sistema sanitario in Europa. Ha poi criticato l’attenzione data al contenimento del debito pubblico che limita la capacità dei governi di gestire le emergenze. “Dobbiamo rompere tutti i tabù: è l’unico modo per affrontare la pandemia oggi e i problemi climatici domani,” ha concluso.