Con 530 km di sentieri snodati ai piedi del gruppo del Catinaccio e attorno al massiccio del Latemar, la Val d’Ega (BZ) potrebbe serenamente vivere di rendita, lasciando agli escursionisti il compito di scegliere tra una miriade di possibilità panoramiche che assicurano sempre e comunque la soddisfazione di chi aspetta tutto l’anno per potersi dimenticare dei canonici itinerari casa-scuola-lavoro. L’amore per i principianti e i massimi esperti della camminata in alta quota spinge invece il cuore soleggiato delle Dolomiti a proporre puntualmente nuove varianti sul tema e sulla pendenza, con un occhio di riguardo per le famiglie ma anche con un enorme rispetto verso chi fissa le vette con un senso di sfida, sapendo di poter contare su 32 rifugi alpini e malghe tradizionali che offrono un piacevole e gustoso momento di sosta sul tracciato.
Tra le novità che la Val d’Ega mette sul piatto dell’escursionismo per il 2020, il sentiero didattico Kirchsteig è un’occasione per scoprire in modo giocoso i segreti di flora e fauna, comprendere l’agricoltura e immergersi nel mondo della silvicoltura. Inaugurato a Nova Ponente, il percorso si snoda lungo 9,7 km su un dislivello di 370 metri e promette di conquistare adulti e bambini con stazioni come l’isola dell’ascolto - per cogliere i sussurri
e i mormorii della natura - il cannocchiale, il gioco memory con gli animali selvatici e la ruota di un mulino.
Quella del Kaiserstein – letteralmente “sasso imperatore” – è invece la nuova avventura che prende avvio presso la stazione a monte della cabinovia di Nova Levante. Il sentiero tematico si evolve
ai piedi del Catinaccio e porta al punto panoramico prediletto dall’imperatrice Sissi, dalla quale il sasso maestoso prende il proprio nome: qui verrà costruita una nuova piattaforma panoramica con una vista mozzafiato su Latemar e Catinaccio.
Simbolo di una vocazione escursionistica da competizione, il Latemarium è poi un’esperienza unica che si dirama in molteplici possibilità tematiche per chi intende la camminata come un percorso di scoperta. Dal 2014, sotto il Latemar, otto sentieri creano avventure naturalistiche varie e ricche di curiosità per i grandi e per i più piccoli. Le stazioni informative e avvincenti installazioni come la piattaforma panoramica LATEMAR.360° contribuiscono a rendere ogni metro sulla montagna un passo in un universo di arte, cultura e natura, al centro del quale risplende il rifugio Oberholz, un gioiello architettonico che vanta tre spettacolari vetrate panoramiche.
Fino a ottobre 2020, infine, un programma settimanale di escursioni guidate deve apparire un’autentica boccata d’ossigeno a chi tutto l’anno sogna il trekking in pendenza. Dal lunedì al venerdì, in uno scenario compreso tra Nova Levante, Nova Ponente e Collepietra, sarà possibile aggregarsi a una camminata al tramonto con merenda in vetta, andare alla scoperta di fiori ed erbe aromatiche o lanciarsi in esperienze tematiche, perdersi nella storia e nella cultura, vagare tra le stelle o approfittare di tuffi nella geologia e nella natura.
La montagna evoca però anche clamorose avventure verticali. Latemar e Catinaccio si rivelano immediatamente un paradiso dell'arrampicata nello strepitoso contesto del patrimonio mondiale UNESCO. Conquistare la vetta con la sola forza delle braccia sulle irte pareti di roccia bianca che qui si innalzano è il sogno di tutti gli scalatori, fin dai secolari albori dell'alpinismo. Se le cinque vie ferrate della Val d'Ega offrono emozioni difficili da spiegare, gli esperti possono soddisfare la loro passione per la montagna cimentandosi con innumerevoli vie classiche di arrampicata.
Ovviamente, c’è anche spazio per neofiti e principianti, ai quali bastano una visita al bosco avventura e il percorso ad alta fune di Obereggen per avere un assaggio della sfida alla gravità. Adulti e bambini possono inoltre avvicinarsi a questa attività così connessa alla natura partecipando ai corsi settimanali di prima arrampicata che si svolgono nella palestra di roccia all’aperto a Carezza o chiedendo informazioni ai Centri d’Alpinismo Catinaccio (www.berge-erleben.com) e Obereggen (www.welscher-hansjoerg.com).