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Oremèta: parlando di “Saudade”

Una parola davvero poco traducibile in italiano. Di sicuro vogliamo leggerla in una vena di resilienza positiva, di resistenza anche… un momento di flesso nel tempo e nell’energia, in cui sospendere ogni cosa per osservare e osservarsi. E dentro le mura di un condominio di una Ostia Lido in pieno lockdown, nascono gli Oremèta: un trio in bilico tra suoni digitali e piccole cose, tra silenzi pop e acustiche fotografie di questo tempo sospeso. “Saudade” suona così, senza presunzione e con una pulizia che tanto ci piace. Lasciamo scorrere questa saudade, lasciamo scorrere questo tempo fermo di suo…

“Saudade”… che ci sia una chiave positiva, di resilienza serena dentro questo tempo apocalittico?
Pensiamo di si. La musica può essere il nostro respiro in questi giorni. La nostra "resilienza" è stata possibile solo grazie a questo, perché suonare e scrivere vuol dire comunicare le proprie emozioni, e ne abbiamo davvero bisogno tutti quanti. 

In fondo questo disco nasce da tutto questo… dunque qualcosa di positivo si crea e si trova, sempre… 
Noi siamo sicuramente stati fortunati, vivendo nello stesso condominio abbiamo potuto trascorrere questo periodo convivendo, e la nostra musica è nata da questo, dalla condivisione delle piccole cose.
Crediamo che in tempi come questi, sia molto importante valorizzare le arti in generale perchè sono da sempre una cura per le fatiche dell'anima. 



Ma per restare in tema: sempre si trova? Oppure è frutto del come l’uomo reagisce alle cose? 
Uno sforzo va sicuramente fatto, in un momento di buio possiamo decidere se lasciarci andare ed attendere o darci da fare per alimentare quel poco di luce rimasta. Ciò che abbiamo voluto trasmettere con questo disco è l'importanza di trovare sempre un modo di trasformare le cose, di modellare le sensazioni per non rimanere schiavi del contesto che abitiamo. 

Ci sento tantissimo la Spagna e le sue piccole cose notturne dentro il vostro pop d’autore. Sbaglio?
I nostri brani nascono principalmente da diari di viaggio riordinati, ogni brano è quindi una fotografia in musica. La Spagna è stata una parte importante della crescita musicale di Dario, penna del gruppo, che a Barcellona ha scoperto l'amore per l'arte di strada e la scrittura in rima. Proprio perchè questo album è stato composto in un periodo in cui i confini sembrano invalicabili, speriamo che ascoltarlo vi faccia viaggiare con il cuore e con la mente.

Cos’è per voi la “Saudade”?
La Saudade è quella nostalgia priva di tristezza che mantiene vivi i legami lontani, che alimenta i ricordi.
La Saudade è quell'emozione che proviamo nel rileggere i nostri diari degli anni passati, le vecchie lettere ricevute, è quell'emozione che ci fa amare il nostro passato e ci fa ringraziare per il nostro presente.