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Emanuele Aloia pubblica il suo album d’esordio “Sindrome di Stendhal”

Emanuele Aloia pubblica domani il suo album d’esordio “Sindrome di Stendhal”, disponibile in formato fisico e su tutte le piattaforme digitali, e presentato a Firenze in esclusiva per TikTok. Da domani sarà in rotazione radiofonica con il singolo “Notte Stellata”.

Dopo il successo di “L’urlo di Munch” e “Girasoli”, entrambi disco d’oro, e “Il bacio di Klimt”, doppio disco di platino e in posizione #20 nella classifica delle canzoni più acquistate del 2020 all’interno della TOP 100 FIMI Italia, Emanuele Aloia oggi conta più di 92 milioni di streaming e 68,5 milioni di views con la sua musica. Con il suo album d’esordio “Sindrome di Stendhal”, anticipato anche dal brano “Quando Dio ti ha inventata”, è pronto a trasformare l’arte in melodia. 

“Sindrome di Stendhal” è il primo progetto discografico del cantautore, contenente 13 tracce interamente scritte e composte da Emanuele Aloia, affiancato da Steve Tarta, che ne ha curato anche la produzione.

“Notte Stellata” è il singolo e prima traccia dell’album, da domani in radio e su tutte le piattaforme digitali. Una canzone che si apre apparentemente come una ballad, per poi cambiare completamente ritmo, affidandosi alla dinamicità della chitarra e della cassa dritta. Emanuele è “un viandante sul mare che cerca un senso all’amore” e lo fa nel suo stile: affidandosi alla musica ed alle contaminazioni con l’arte, regalando quello che è il brano con più citazioni in assoluto all’interno del disco. 

L’album racchiude, in un quadro finalmente completato, tutto l’universo del cantautore, popolato da pittori, scrittori e dalle parole e dai protagonisti delle opere d’arte più famose di sempre: dalla Venere di Botticelli a Banksy, da Romeo e Giulietta all’eterno ritorno di Nietzsche. Un vero e proprio inno alla cultura e alla bellezza in ogni sua forma, di quelle che lasciano senza fiato. E immersi in una tale meraviglia non resta che fermarsi ad ascoltare.

«Nella vita mi è capitato spesso di perdere l’equilibrio. Non l’ho perso solo nei momenti di difficoltà ma anche nei momenti felici. Quando finisco di scrivere una canzone e la riascolto se si crea la giusta magia, mi perdo dentro le parole iniziando ad avere vertigini. In questo disco le canzoni non hanno tempo. L’unica reale ambizione è quella di far trovare alle persone l’armonia nel disequilibrio. Credo che esista musica anche nel caos, dentro una caduta, nel mare di un pianto e forse proprio lì, si nascondono le canzoni più belle.»