Dopo la pubblicazione dei due primi singoli “Asfalto” e “Sollievo” in feat. con ASHES, il 4 marzo è uscito il suo primo EP dal titolo “Solito Sabato Sera”. Dall’11 marzo 2022 è disponibile in rotazione radiofonica l’ultimo singolo “Memory Lane”, scritto interamente dallo stesso Ben Cavendish, è sicuramente la traccia più introspettiva dell’EP. L’alt-rock domina i suoni e crea contrasto con la vocalità pacata dell’artista, che però non si trattiene dallo sfogarsi nei ritornelli. “Non posso avere te e allora voglio una corona sopra la mia testa”, simbolo di ambizione ma anche dell’assenza di una persona amata.
Abbiamo intervistato il cantautore e producer romano per sapere di più sulla sua musica e su di lui.
Ciao Ben, benvenuto sulle pagine di Cherry Press! Prima di tutto parliamo un po’ di te. Come ti sei avvicinato alla musica?
Ciao a tutti, grazie per avermi. Io mi sono avvicinato alla musica da molto giovane; a 10 anni ascoltavo tantissima musica e ho iniziato a suonare la batteria, e parallelamente, anche altri strumenti. Già negli anni del liceo mi divertivo a scrivere canzoni, ma non sapevo che mi avrebbe portato a farlo professionalmente.
Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Il mio stile è caratterizzato da artisti internazionali come Mac Miller e Sting, ma anche da pilastri dell’indie italiano come Calcutta e Franco126.
Come nascono le tue canzoni?
Il processo è sempre diverso: a volte parto dal testo, altre dall’arrangiamento, in base a come mi sento sul momento. Altre (e sono quelle che preferisco) inizio a scriverle chitarra e voce, facendo andare di pari passo musica e parole.
Puoi raccontarci com’è nato il tuo nuovo EP?
Volentieri! L’idea è nata durante il primo lockdown (marzo 2020), proprio nel periodo in cui tutti eravamo costretti dentro casa. È lì che ho iniziato a buttare giù le prime idee. Era la prima volta che curavo a 360 gradi una mia canzone, sia per quanto riguarda il testo che l’arrangiamento. Non sapevo esattamente in cosa si sarebbe concretizzato, sapevo solo di essere pronto a provare. È stato un processo abbastanza lungo di registrazioni, ritocchi delle produzioni e cura dei dettagli, ma finalmente è fuori e sono davvero felice che tutti possano ascoltarlo.
C’è un filo conduttore che lega le tracce del disco?
Si, il concept che ho voluto rappresentare è il passare di una giornata. Come si intuisce dalla tracklist, il viaggio inizia con ‘la colazione’ e si conclude con ‘buonanotte’, così da dare l’idea che, in qualunque momento della giornata l’ascoltatore si trovi, ci sarà sempre una canzone del disco che farà al caso suo e gli/le terrà compagnia.
Grazie per la disponibilità. Lascio a te qualche riga per lanciare un messaggio ai lettori di Cherry Press!
Grazie a voi, è stato un piacere. Per chi mi legge, vorrei ringraziarvi per aver preso del tempo per conoscermi un po’ meglio. Se volete restare connessi con me e la mia musica, mi trovate su Instagram con il nome @bencavendishh e su Spotify (e digital stores) come Ben Cavendish. Vi aspetto!