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Intervista al cantautore pugliese iosonocorallo


“iosonocorallo” nasce a Bari il 22 maggio del 1986. Ha studiato canto, chitarra, pianoforte ed improvvisazione jazz e sin dall’età di 21 anni ha trovato la sua vocazione nell’insegnamento del canto. La sua formazione è stata particolarmente segnata dall’incontro con Loretta Martinez grazie alla quale ha intrapreso gli studi in didattica del canto moderno presso la sede VMS di Roma. Ha poi conseguito il diploma di laurea LLCM presso la West London University College of Music. Già da molti anni si dedica alla scrittura e alla composizione di brani e, successivamente, grazie all’incontro con Francesco Cianciola e Cristiana D’Auria è nata una forte collaborazione che ha permesso la nascita di un progetto discografico che vede la realizzazione di sei brani, tutti interamente dedicati a tematiche diverse tra di loro.  Attualmente è anche insegnante e direttore della sede di Bari del corso accademico di canto pop vms presso l’Accademia della Musica. Lo scorso 14 Gennaio ha rilasciato il suo primo singolo “Corallo”.  “Minh Thai” è il suo nuovo singolo disponibile in radio e digitale. 

Abbiamo scambiato due chiacchiere con lui per saperne di più sul nuovo progetto e i prossimi progetti.

Raccontaci un po’ di te. Quando ti sei avvicinato alla musica?
Non ricordo precisamente cosa ha fatto nascere in me la passione per la musica ma ricordo che da bambino non mi perdevo mai una puntata di “Bravo bravissimo”, un programma condotto da Mike Bongiorno, al quale mi sarebbe piaciuto partecipare, pur non sapendo ancora suonare e cantare. Da lì chiesi ai miei di prendere lezioni di pianoforte e poi non mi sono più fermato. 

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile? 
Sono cresciuto ascoltando i Nirvana, le Hole e gli Smashing Pumpkins, passando per le icone del jazz come Billie Holiday ed Ella Fitzgerald. In più, non mi è mai mancata una buona dose di rap italiano e no. Non so quanto inconsciamente possano aver influenzato il mio processo creativo ma di certo mi hanno reso quello che sono: un cantante sempre alla ricerca di nuova musica e nuovi spunti senza mai porsi limiti di genere. Nello specifico, in questo progetto, si punta a mescolare un linguaggio cantautoriale fatto di storie vissute e dalle sonorità moderne e commerciali che possano fare da supporto alla tematica di ogni brano. Ci si è ispirati alla “spensieratezza indie ritmata” dei Glass Animals, alla ritmicità della voce tipica di Jack Harlow ed alla “spazialità sonora vocale” tipica di Elley Duhé.

Tre aggettivi per definire la tua musica.
Sincera, riflessiva, determinata.

Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
Che a volte è necessario vivere con spensieratezza. Abbiamo bisogno di distaccarci dalla quotidianità, dal peso delle responsabilità e ritagliarci del tempo per noi stessi. Siamo nell’epoca della cosiddetta “fast life”, viviamo in maniera frenetica e questo, molto spesso, non ci permette di assaporare fino in fondo tutto quello che ci circonda.

Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto…ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
Sei felice? Sicuramente sono sereno, per la felicità ci sto lavorando.

Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Di essere sempre se stessi, ma non perché ce lo “consigliano” sui social, ma più per noi stessi.