In occasione dell’uscita del singolo “La maglietta di Friends”, abbiamo avuto il piacere di intervistare il cantautore, musicista polistrumentista italiano Pietro Falco.
Ciao Pietro, benvenuto sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po’ di te. Quando ti sei avvicinato alla musica?
Ciao a voi!
Non ricordo la mia vita senza musica. A 2 o 3 anni ero già seduto al pianoforte di casa, poi sono passato alla chitarra e agli altri strumenti, ho cominciato a scrivere e a produrre musica.
Praticamente, tutta la vita.
Ciao a voi!
Non ricordo la mia vita senza musica. A 2 o 3 anni ero già seduto al pianoforte di casa, poi sono passato alla chitarra e agli altri strumenti, ho cominciato a scrivere e a produrre musica.
Praticamente, tutta la vita.
Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Ho avuto diverse fasi. Sicuramente gruppi come i Red Hot Chili Peppers, che mi hanno fatto scoprire la musica funky oltre al rock, poi tantissima musica inglese e i cantautori italiani. Dal un lato studiavo i super chitarristi, dall’altro mi ascoltavo Lucio Dalla,Grignani e la scena romana alla fine dei 90s.
Ho avuto diverse fasi. Sicuramente gruppi come i Red Hot Chili Peppers, che mi hanno fatto scoprire la musica funky oltre al rock, poi tantissima musica inglese e i cantautori italiani. Dal un lato studiavo i super chitarristi, dall’altro mi ascoltavo Lucio Dalla,Grignani e la scena romana alla fine dei 90s.
Tre aggettivi per definire la tua musica.
Ti dico quello che sento dire dagli altri, altrimenti me la canto e me la suono da solo!
Allora: leggera, variegata ( perché bene o male metto insieme diversi generi) e sincera.
Ti dico quello che sento dire dagli altri, altrimenti me la canto e me la suono da solo!
Allora: leggera, variegata ( perché bene o male metto insieme diversi generi) e sincera.
Quale messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo “La maglietta di Friends”?
E’ una canzone destinata principalmente ai miei coetanei o alle persone più grandi.
Spero possa essere uno specchio per chi ha vissuto quelle cose che racconto nel brano. Dico sempre che sono un trentenne qualunque che scrive solo quello che vive.
E’ una canzone destinata principalmente ai miei coetanei o alle persone più grandi.
Spero possa essere uno specchio per chi ha vissuto quelle cose che racconto nel brano. Dico sempre che sono un trentenne qualunque che scrive solo quello che vive.
Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto… ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
Ok! Cosa cambieresti della tua vita?
L’allenatore della mia squadra del cuore!
Con quale artista ti piacerebbe collaborare?
Sono troppi…
Voglio ancora essere il chitarrista di Vasco! Te ne dico uno: Jovanotti!
Sono troppi…
Voglio ancora essere il chitarrista di Vasco! Te ne dico uno: Jovanotti!
Per concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Beh, amici, seguitemi! Ci saranno singoli e tante altre cose!
Grazie per questa intervista.
A presto!
Beh, amici, seguitemi! Ci saranno singoli e tante altre cose!
Grazie per questa intervista.
A presto!
