Per l’occasione
abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui. Buona lettura!
Ciao
Francesco, benvenuto sulle pagine di Cherry Press! Raccontaci un po’ di te.
Quando ti sei avvicinato alla musica?
Mi sono avvicinato al mondo della musica già da molto piccolo durante l'infanzia ascoltando brani di noti cantautori italiani storici; durante l'estate mi esibivo in delle gare di karaoke all'interno di villaggi turistici. Un giorno mi esibii nell'oratorio della mia parrocchia vicino casa a Loreto, cantai una canzone di Michael Bublè, in quel momento una signora mi propose di partecipare ad un concerto di beneficenza nella mia città ed io senza pensarci su due volte accettai l'invito e partecipai a quella serata. Da quella situazione iniziai successivamente a prendere lezioni di canto, studio del pianoforte e scrittura delle canzoni pop.
Quali
artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Potrei elencare una marea di artisti ma vi cito quelli principali secondo il mio parere. Alcuni di questi sono Lucio Battisti, Angelo Branduardi, Claudio Baglioni e Fabrizio De André. Nel panorama estero posso citare fondamentalmente due nomi: Elton John e Freddie Mercury.
Tre
aggettivi per definire la tua musica.
-Semplice
-Soave
-Profonda
Quale
messaggio vuoi comunicare con il tuo nuovo singolo?
L'amore è un continuo contrasto fra emozioni e situazioni. La vera sfida con noi stessi parte nei momenti di difficoltà, negli attimi di dolore, nelle ferite sotto la pelle. Per fortuna non esiste solo la sofferenza, infatti il protagonista della canzone, dopo aver passato le spiacevoli situazioni descritte sopra, trova la sua casa; egli trova una persona con la quale possa condividere tutto se stesso, dove possa finalmente sentirsi in completa armonia, un posto dove possa ritrovarsi e dimostrare il fatto che lui stia veramente bene. Ecco appunto, CASA MIA.
Adesso è
arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto…
ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
Credi che la tua musica ti porterà lontano?
Spetta al pubblico decidere il livello di gradevolezza della mia musica. Io sono una persona molto determinata che spazia a 360 gradi in questo vasto universo musicale. Tratto tematiche di ogni tipo, approfondisco ogni giorno il linguaggio musicale per una mia cultura personale. Il pubblico dei grandi numeri, purtroppo, è abituato a recepire solo una piccolissima fetta di ciò che rappresenta il termine "MUSICA". Desidero con tutto il cuore che la gente si concentri nei testi, nella complessità di alcuni messaggi, che utilizzi il cervello per riflettere ed elaborare un messaggio e che non si limitino solo a dire "oh bella canzone è orecchiabile".
Per
concludere, quale messaggio vuoi lanciare ai lettori di Cherry Press?
Concentrate le vostre energie nel valore autentico delle canzoni. Cercate di capire nel profondo che cosa voglia descrivere un brano. Non limitatevi al semplice trascorrere del suono, ben si provate ad unire musica e parole in una vostra visione immaginaria.
Mi sono avvicinato al mondo della musica già da molto piccolo durante l'infanzia ascoltando brani di noti cantautori italiani storici; durante l'estate mi esibivo in delle gare di karaoke all'interno di villaggi turistici. Un giorno mi esibii nell'oratorio della mia parrocchia vicino casa a Loreto, cantai una canzone di Michael Bublè, in quel momento una signora mi propose di partecipare ad un concerto di beneficenza nella mia città ed io senza pensarci su due volte accettai l'invito e partecipai a quella serata. Da quella situazione iniziai successivamente a prendere lezioni di canto, studio del pianoforte e scrittura delle canzoni pop.
Potrei elencare una marea di artisti ma vi cito quelli principali secondo il mio parere. Alcuni di questi sono Lucio Battisti, Angelo Branduardi, Claudio Baglioni e Fabrizio De André. Nel panorama estero posso citare fondamentalmente due nomi: Elton John e Freddie Mercury.
-Semplice
-Soave
-Profonda
L'amore è un continuo contrasto fra emozioni e situazioni. La vera sfida con noi stessi parte nei momenti di difficoltà, negli attimi di dolore, nelle ferite sotto la pelle. Per fortuna non esiste solo la sofferenza, infatti il protagonista della canzone, dopo aver passato le spiacevoli situazioni descritte sopra, trova la sua casa; egli trova una persona con la quale possa condividere tutto se stesso, dove possa finalmente sentirsi in completa armonia, un posto dove possa ritrovarsi e dimostrare il fatto che lui stia veramente bene. Ecco appunto, CASA MIA.
Credi che la tua musica ti porterà lontano?
Spetta al pubblico decidere il livello di gradevolezza della mia musica. Io sono una persona molto determinata che spazia a 360 gradi in questo vasto universo musicale. Tratto tematiche di ogni tipo, approfondisco ogni giorno il linguaggio musicale per una mia cultura personale. Il pubblico dei grandi numeri, purtroppo, è abituato a recepire solo una piccolissima fetta di ciò che rappresenta il termine "MUSICA". Desidero con tutto il cuore che la gente si concentri nei testi, nella complessità di alcuni messaggi, che utilizzi il cervello per riflettere ed elaborare un messaggio e che non si limitino solo a dire "oh bella canzone è orecchiabile".
Concentrate le vostre energie nel valore autentico delle canzoni. Cercate di capire nel profondo che cosa voglia descrivere un brano. Non limitatevi al semplice trascorrere del suono, ben si provate ad unire musica e parole in una vostra visione immaginaria.