Tra i suoi lavori precedenti ricordiamo: “Il
Commissario Ricciardi”, "Generazione 56K" e la partecipazione nel
film "Il Peso Esatto Del Vuoto”.
La nostra intervista a Dominique Donnarumma.
Ciao Dominique, benvenuta sulle pagine di Cherry
Press! Raccontaci un po’ di te.
Salve a tutti, ho quasi 17 anni e frequento il liceo Coreutico. Sono una ragazza a cui piace vivere la quotidianità con semplicità. Il pomeriggio oltre a studiare, pratico danza e recitazione.
Quando ti sei avvicinata alla recitazione?
Mi sono avvicinata alla recitazione per caso. Ho iniziato facendo una prova alla mia scuola di danza ovvero la “Laborart”. Da quel giorno non ho mai abbandonato anche grazie al mio agente Giuseppe Mastrocinque che mi ha fatto innamorare ancor di più di questo lavoro.
Quali sono le attrici che ammiri di più?
Ci sono diverse attrici che ammiro, una in particolare è Giulia Michelini, mi è sempre piaciuta perché quando recita mi rivedo in lei, timida nella vita privata e sicura di sé sul set.
Sei protagonista nel film "Piano piano” diretto
da Nicola Prosatore. Raccontaci questa esperienza.
L'esperienza di partecipare come protagonista nel film "Piano piano" mi ha fatto amare ancor di più questo mestiere. È stato qualcosa di incredibile, porterò ogni singolo momento ed ogni persona nel mio cuore. Grazie a Nicola e Antonia che durante le riprese mi hanno aiutato molto.
Ricordi ancora il giorno in cui hai partecipato al
casting?
Si, come posso dimenticare il giorno del mio primo provino per “Piano piano”. Ricordo che ero a Roma ed ero impegnata su un altro set, il mio agente mi chiese di imparare una scena e registrarla.
Mi sono impegnata moltissimo per ottenere questo ruolo come protagonista, non è stato facile ma ci sono riuscita.
Ci sono degli aneddoti particolari dal set che vuoi
condividere con i nostri lettori?
Ci sono molti aneddoti quasi tutti legati alle scene, però uno particolarmente divertente e quando dovevo imparare a fumare.
Sappiamo che hai preso parte alla presentazione del
film “Piano piano” alla 76esima edizione del Locarno Film Festival e alla Festa
del Cinema di Roma. Vuoi raccontarci il tuo stato d'animo?
Sono emozioni difficili da poter scrivere a parole, perché è una cosa che ho sempre sognato. In quei momenti provavo felicità e ansia: felicità perché ero proprio nel posto dove volevo essere e ansia perché era la prima volta che partecipavo ad un festival.
Il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è continuare a lavorare nel mondo del cinema, laurearmi e viaggiare.
Salve a tutti, ho quasi 17 anni e frequento il liceo Coreutico. Sono una ragazza a cui piace vivere la quotidianità con semplicità. Il pomeriggio oltre a studiare, pratico danza e recitazione.
Mi sono avvicinata alla recitazione per caso. Ho iniziato facendo una prova alla mia scuola di danza ovvero la “Laborart”. Da quel giorno non ho mai abbandonato anche grazie al mio agente Giuseppe Mastrocinque che mi ha fatto innamorare ancor di più di questo lavoro.
Ci sono diverse attrici che ammiro, una in particolare è Giulia Michelini, mi è sempre piaciuta perché quando recita mi rivedo in lei, timida nella vita privata e sicura di sé sul set.
L'esperienza di partecipare come protagonista nel film "Piano piano" mi ha fatto amare ancor di più questo mestiere. È stato qualcosa di incredibile, porterò ogni singolo momento ed ogni persona nel mio cuore. Grazie a Nicola e Antonia che durante le riprese mi hanno aiutato molto.
Si, come posso dimenticare il giorno del mio primo provino per “Piano piano”. Ricordo che ero a Roma ed ero impegnata su un altro set, il mio agente mi chiese di imparare una scena e registrarla.
Mi sono impegnata moltissimo per ottenere questo ruolo come protagonista, non è stato facile ma ci sono riuscita.
Ci sono molti aneddoti quasi tutti legati alle scene, però uno particolarmente divertente e quando dovevo imparare a fumare.
Sono emozioni difficili da poter scrivere a parole, perché è una cosa che ho sempre sognato. In quei momenti provavo felicità e ansia: felicità perché ero proprio nel posto dove volevo essere e ansia perché era la prima volta che partecipavo ad un festival.
Il mio sogno nel cassetto è continuare a lavorare nel mondo del cinema, laurearmi e viaggiare.
Intervista a cura di Barbara Scardilli