Giovanni Rossi
esordisce sul panorama editoriale italiano con la silloge Né il fiore né il
baratro, pubblicata con Chipiùneart
edizioni e inserita nella collana Pervinca diretta da Fiorella
Cappelli.
“Un titolo che suona perentorio, come una dichiarazione di stasi in un
limbo – si legge nella prefazione di
Angela Argentino. Non il fiore che
sarebbe potuto sbocciare da un seme gettato nella terra, ma neanche il baratro,
sul cui ciglio il giovane poeta si è fermato, e da cui, ora, misura la distanza
e la memoria (…) Giovanni viaggia con la sua anima, da un punto
all’altro del mondo, e dentro geografie interiori che non concedono coordinate
a chi volesse seguirlo. Un cammino criptato, intorno a un desiderio cocente che
il poeta riesce ad annientare”.
Le poesie che compongono la silloge testimoniano un percorso di scrittura durato cinque anni. Il primo nucleo era
immaginato come un’ultima conversazione tra due partner in punto di rottura.
“Il tema amoroso e le sue scorie erano l’impianto intorno al quale avevo
deciso di costruire l’intera raccolta – spiega l’autore. Poi gli anni sono trascorsi, i testi sono
maturati e molti sono cambiati, a volte spariti per fare posto ad altri. Il tema amoroso è diventato uno dei tanti,
insieme a quello familiare, all’adolescenza come età della sopravvivenza e
quindi, spesso, del cinismo, alla dipendenza”.
“Si tratta – aggiunge la casa editrice - di un’opera importante non solo come testimonianza e primo frutto di una
scelta esistenziale - dopo la laurea alla Bocconi il poeta, adesso
ventottenne, decide di intraprendere un percorso di formazione artistica
frequentando scuole di scrittura e sceneggiatura – ma anche per il risultato estremamente felice e promettente.
Arricchita da
un mai convenzionale né didattico corredo fotografico – le splendide immagini
in bianco e nero del giovane fotoreporter Sergio Attanasio – la silloge scaturisce da una ricerca
interiore seria e profonda come vuole la migliore tradizione lirica e, al
contempo, da una altrettanto seria ricerca stilistica, che si avvale di
strumenti espressivi maturi e consapevoli. Ci troviamo, quindi, al cospetto di
un’opera che si fa apprezzare per la felice sintesi di contenuti e stile,
entrambi caratterizzati da equilibrio e sobrietà: se le tematiche, senza
rinunciare a scandagliare nel profondo, non si lasciano sedurre dalle facili
lusinghe di un giovanile (e ormai manierato) maledettismo, l’apparato retorico,
che si avvale di ossimori, metafore, anafore, non scade mai a puro esercizio
poetico, ma si fa strumento duttile di incarnazione della materia.
Oggi, nell’ora della pubblicazione e
del confronto con i lettori, i testi sono quarantadue.
Dati tecnici:
Autore: Giovanni Rossi
Casa editrice: Chipiùneart edizioni
Collana: Pervinca
Uscita: 2023
Costo: 14,00 euro
N. pagine: 78
EAN 9791280906120
Biografia:
Giovanni Rossi nasce a Catania il 20 aprile del 1995. A Milano si laurea in
Economia presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi e frequenta la Scuola di
Scrittura di Raul Montanari. In seguito, consegue un Master Biennale in
Scrittura Creativa presso la Scuola Holden di Torino. Oggi vive tra Milano,
Catania e Roma, dove studia Sceneggiatura presso l’Accademia di Cinema e
Televisione Griffith.