Buongiorno! Sono Vasco Barbieri, un cantautore che ha bisogno di magia. Il mio rapporto con la musica è iniziato in seguito ad un trauma cranico avuto a 7 anni, in seguito al quale ho totalmente dimenticato i miei primi anni di vita, comportandomi un abbassamento importante della vista. Il mio corpo ha perciò reagito acuendo l’udito e, una volta tornato a casa dalla rianimazione, ho trovato a casa un pianoforte acquistato da mia madre: racconta che un angelo, in sogno, le avesse detto che ne avrei avuto bisogno. È stato poi mio padre, invece, a comunicarmi la passione per le parole e la loro potenzialità. Avendo frequentato le elementari presso una scuola americana il mio inconscio si é “sviluppato in quella lingua”, pertanto i miei primi segreti ed i miei primi bisogni sono stati incisi nel 2020 in un album in inglese (The Turtle). Solo con il lockdown, che mi ha costretto a scendere in me stesso, a ricentrarmi e a guardarmi di nuovo nello specchio, ho sentito l’esigenza di scrivere in italiano, la lingua in cui vivo ogni giorno. Dopo essermi laureato in Filosofia e aver lavorato come creatore di siti internet, non posso fare a meno dell’impiego delle parole: la mia musica vuole allora essere un invito a lasciarsi andare, attraverso le parole, oltre le parole.
I miei genitori mi hanno cresciuto ascoltando i Commodores, i Police e i Genesis che sono diventati la colonna sonora delle mie prime esperienze. Sono figlio di una generazione di musicisti che ancora cercava e trovava la risposta nella musica, che considerava le canzoni come un momento di raccoglimento per entrare in sinergia con l’universo e raccontare il mondo con uno sguardo meravigliato e sorpreso. L’accelerazione della comunicazione, grazie ad Internet, a portato a ridefinire le mie preferenze verso musicisti che, invece, considerano la musica come una forma di ricerca: lo Sting solista, Benjamin Clementine, i Cinematic Orchestra. Attualmente sono alla riscoperta della musica classica che sembra un vaso di Pandora mai del tutto comprensibile.
Ottimista, Sognante, Introversa.
Fiducia in se stessi, negli altri e nel mondo. Tale atteggiamento può apparire assurdo in un mondo come quello odierno ma, sono convinto, che dentro ad ognuno si celi ancora il bambino pronto a meravigliarsi. Le mie canzoni invitano a lasciarsi andare all’imprevedibilità della vita con una folle speranza, con l’unica certezza che soltanto cambiando si possa rimanere uguali a se stessi.
Adesso è arrivato il momento per porti da solo una domanda che nessuno ti ha mai fatto… ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
Mi farei la stessa domanda che ho fatto al batterista che ho conosciuto durante un concerto in cui suonavamo entrambi: “Ma se potessi tornare indietro, veramente rifaresti il musicista?”. Lui mi ha risposto dicendomi di sì, per poi perdersi nel parlare del suo impegno politico e partitico. In quel momento, avrei voluto rispondergli che scrivere canzoni alla stregua di Bob Dylan, Leonard Cohen, Alanis Morisette, significa già fare politica e, forse, del genere più rivoluzionario. Fare il musicista è una vocazione (sebbene a volte possa sembrare una forma di masochismo) perché, puntualmente, quando confessi di essere musicista, ti chiedono che lavoro fai veramente. Dedicarsi totalmente alla musica è un privilegio che spesso richiede sacrifici, sebbene anche altri lavori implichino lo stesso binomio, ma non potrei fare altrimenti: quando compongo una canzone mi libero totalmente, la considero una forma di piacere immensa. Tutto combacia: parole, note, sensazioni, emozioni, presente e passato confluiscono in una prospettiva armonica che mi ridà fiducia nel futuro. Fare il musicista non è una scelta, bensì un’esigenza.
Comincerei ringraziandovi, perché voi siete quelli che ancora s’informano e fanno sapere agli altri che c’è ancora tanto da scoprire. Non mollate. Continuiamo a comunicare e a rendere speciale il mondo.
Inoltre, se in qualche modo i contenuti delle mie risposte hanno solleticato la vostra curiosità, vi propongo di seguirmi, di ascoltare e vedere i miei video ognuno dei quali racconta una storia: Vasco Barbieri lo trovate su tutte le piattaforme.