Pare che, fortunatamente, la moda del "crimine napoletano" stia andando a scemare.
Noi preferiamo sempre accostarci al napoletano eterno di Troisi, di Pino Daniele.
Il bello di parole come " Mo' " è la capacità di condensare all'interno di sole due lettere un'enormità di significati, spesso identificati diversamente a seconda delle persone.
E se vi chiedessi della sperimentazione? Questo
disco si avventura oltre i soliti cliché secondo voi?
Come in ogni lavoro c'è sempre la voglia di metterci qualcosa di unico, che renda il disco riconoscibile, diverso dagli altri ma allo stesso tempo familiare.
Diciamo che il napoletano con lo Stoner è una bella sfida, speriamo che questo abbinamento diventi un nuovo cliché.
Domanda romantica assai vintage: l’America resterà sempre un punto di arrivo per i sogni? In fondo il suono di questo disco è li che tende o da li che prende spunto… o sbaglio?
Noi siamo quello che ascoltiamo e che abbiamo ascoltato. Sarebbe stupido ammettere il contrario.
La nostra "America" è attualmente suonare ciò che ci piace e continuare a farlo con la stessa passione con cui abbiamo iniziato. Poi, se son rose fioriranno, se son carciofi ce magnamm (ce li mangeremo).
Come in ogni lavoro c'è sempre la voglia di metterci qualcosa di unico, che renda il disco riconoscibile, diverso dagli altri ma allo stesso tempo familiare.
Diciamo che il napoletano con lo Stoner è una bella sfida, speriamo che questo abbinamento diventi un nuovo cliché.
Domanda romantica assai vintage: l’America resterà sempre un punto di arrivo per i sogni? In fondo il suono di questo disco è li che tende o da li che prende spunto… o sbaglio?
Noi siamo quello che ascoltiamo e che abbiamo ascoltato. Sarebbe stupido ammettere il contrario.
La nostra "America" è attualmente suonare ciò che ci piace e continuare a farlo con la stessa passione con cui abbiamo iniziato. Poi, se son rose fioriranno, se son carciofi ce magnamm (ce li mangeremo).